Vimercate piange lo storico segretario comunale Giuseppe Barbieri

È stato un riferimento assoluto a Palazzo Trotti sia per i dipendenti, che per gli amministratori che si sono succeduti alla carica di sindaco o assessore a metà degli anni ’70 e ‘90.
Vimercate Giuseppe Barbieri ex segretario comunale con Enrico Brambilla e l'assessore Claudio Corno
Vimercate Giuseppe Barbieri ex segretario comunale con Enrico Brambilla e l’assessore Claudio Corno Michele Boni

Palazzo Trotti piange la scomparsa dello storico segretario comunale Giuseppe Barbieri, 87 anni. Originario dell’Emilia Romagna da tanti anni abitava a Vimercate con la moglie Fernanda. Lascia anche il figlio Marco. Per più di 20 anni è stato prima vice segretario generale e poi segretario comunale dal 1975 al 1996. Nella sua ventennale presenza a Vimercate ha dimostrato profonda dedizione e interesse verso la città, che amava particolarmente.

L’esperienza maturata gli ha permesso di pubblicare due volumi dal titolo “Vimercate, programmazione economica e territoriale verso gli anni ’80”, «uno degli studi più completi sulla realtà vimercatese prodotti nel dopoguerra – si legge in una nota diffusa da Palazzo Trotti -. Si tratta di con lo scopo di fornire uno studio all’Amministrazione Comunale da utilizzare per le scelte politiche e amministrative. Il sindaco di Vimercate Francesco Cereda, l’amministrazione comunale e i dipendenti esprimono il loro cordoglio alla famiglia».

Il suo impegno negli uffici comunali gli ha permesso di ottenere anche un riconoscimento nel 2002, dall’allora sindaco Enrico Brambilla, durante la premiazione dei cittadini vimercatesi benemeriti. I funerali si sono svolti mercoledì pomeriggio 2 febbraio nella chiesa principale della città. In molti hanno voluto tributare l’ultimo saluto al noto segretario comunale a capo di tutta la macchina amministrativa per due decenni consecutivi prima di approdare alla meritata pensione e dedicarsi ai nipoti Margherita, Alessandro e Anna. Per tanto tempo è stato un riferimento assoluto a Palazzo Trotti sia per i dipendenti, che per gli amministratori che si sono succeduti alla carica di sindaco o assessore a metà degli anni ’70 e ‘90.