Oggi la città e le tante persone con cui lui ha collaborato negli anni nel in attività umanitarie e del terzo settore, hanno salutato per l’ultima volta Enrico Davolio, il direttore della cooperativa Aeris di Vimercate e presidente del consorzio di cooperative CS&L , quella che durante l’emergenza libica del 2011 ha gestito la gran parte dei profughi assegnati al territorio brianzolo.
I funerali si sono svolti oggi pomeriggio nella chiesa di San Paolo Apostolo a Brugherio: Davolio, 52 anni, ha lottato un anno e mezzo con la malattia e ieri ha lasciato la moglie e due figli, oltre a decine di collaboratori, volontari e amici.
A Vimercate l’hanno ricordato anche molte forze politiche cittadine di centrosinistra, e in particolare la sezione locale di Sinistra e libertà unendosi al cordoglio della famiglia ha pubblicato un proprio ricordo di Enrico: «Di lui abbiamo apprezzato la coerenza, la voglia di trovare le soluzioni piuttosto che lamentarsi dei problemi e il non cedere mai alle tentazioni delle semplificazioni.Ma abbiamo saputo apprezzare soprattutto la sua libertà».
«Enrico -proseguono- era un uomo libero dai pregiudizi, era libero dalle catene dell’ideologia fine a se stessa, era libero nel pensiero. Libertà che ci esprimeva negli apprezzamenti come nelle critiche, libertà nel non appartenere a nessun partito in particolare ma di riconoscersi nei valori democratici della sinistra».
Un professionista ma soprattutto un uomo che «ascia un grande vuoto e vacante un punto di riferimento per le pratiche sociali di cui si è fatto interprete. Oggi prevale il dolore per la scomparsa, domani avremo modo di ricordarci di lui quando dovremo scegliere la strada da percorrere».