«Noi, in questo momento, dobbiamo soprattutto dirci, e dire al territorio, che la nostra scuola è molto altro». Lo ha scritto in una circolare Daniele Zangheri, preside del Floriani finito alla ribalta nazionale per l’aggressione in classe a una professoressa. La donna lunedì ha denunciato di essere stata colpita a una spalla da una sedia.
«Il primo pensiero di ognuno di noi deve andare alla professoressa, vittima di tale violenza, affinché possa riprendersi in fretta e ritrovare il piacere e l’amore per il proprio lavoro – ha scritto a docenti, studenti e a tutto il personale – Il secondo pensiero va ai vostri compagni di 3TA e alle loro famiglie che devono fare l’unica azione giusta possibile: dire la verità su quanto avvenuto, e decidere di cambiare rotta, di intraprendere una strada costruttiva, e non distruttiva. Ma noi, in questo momento, dobbiamo soprattutto dirci, e dire al territorio, con franchezza e chiarezza, che la nostra scuola è molto altro. La nostra scuola è fatta da tantissimi studenti che studiano con onestà e passione, e hanno rispetto delle persone, delle situazioni, delle cose. La nostra scuola è fatta da tanti docenti che ogni giorno lavorano con impegno, professionalità e altruismo».
E poi: «La nostra scuola è fatta da una segreteria attenta a rispondere alle necessità amministrative, e da collaboratori che ogni giorno lavorano per offrire ambienti puliti e laboratori funzionanti. La scuola che ognuno di noi vuole è fatta di rispetto, onestà, amore e piacere di stare insieme, crescere e studiare. È il mio appello a voi studenti: fate in modo che questa sia la nostra scuola e non lasciate che qualcuno – per motivi a noi incomprensibili – possa rovinare questa immagine. I momenti critici possono diventare momenti forti. Ci mettono di fronte alle nostre responsabilità. E con responsabilità noi dobbiamo rispondere».