Vimercate dice no alla mafia con l’Albero dei Tutti: è nel cortile di Villa Sottocasa

Inaugurato in Villa Sottocasa l'Albero dei Tutti a Vimercate con prefetto e questore di Monza.

Parterre di alto livello sabato mattina 13 aprile nel cortile di Villa Sottocasa per l’inaugurazione dell’Albero dei Tutti per dire ancora una volta no alla mafia. a Vimercate A fare gli onori di casa ci hanno pensato il sindaco Francesco Cereda e l’assessore alla Legalità Riccardo Corti davanti al prefetto Patrizia Palmisani, al questore Salvatore Barilaro e al curatore generale della Fondazione Falcone Alessandro De Lisi.

Vimercate dice no alla mafia e le parole del sindaco Francesco Cereda

“Quest’opera è un presepe laico che ricorda le vittime di mafia e non è un caso che la punta dell’Albero dei Tutti dove è rappresentato da Giovanni Falcone punta verso il nostro Comune per ribadire l’impegno di tutti per la legalità – ha detto nel suo intervento il primo cittadino -. Dobbiamo custodire quest’opera di Gregor Prugger sia a livello fisico che nelle nostre menti e può essere l’occasione per raccontare ai nostri figli e ai nostri nipoti quello che è accaduto”.

Vimercate dice no alla mafia: gli interventi del prefetto e del questore

Mentre il prefetto ha sottolineato come “si è fatto tanto contro la mafia, ma la battaglia non è ancora finita e la dobbiamo combattere tutti insieme perché le organizzazioni mafiose sono mutevoli e e riesce a penetrare nell’animo delle persone rendendo la vita impossibile. Per questo dobbiamo continuare a lottare”. Sulla stessa linea di pensiero anche il questore che ha ribadito come “su certi temi come questo le istituzioni ci sono e lavorano spalla a spalla, questo è un segnale importante e lo dobbiamo fare anche per le nuove generazioni anche perché le vittime di mafia sono 1097 di cui 122 bambini”.

Vimercate dice no alla mafia e le parole di Corti e De Lisi

Corti ha invece parlato di “rinascita in questa primavera con l’Albero dei Tutti dove il concetto di legalità passa dai cittadini e noi nel nostro piccolo ci siamo impegnati con anche due progetti come il consiglio comunale dei ragazzi e le consulte di quartieri. Dobbiamo saper prendere i frutti di questo Albero nelle nostre vite”. A chiudere ci ha pensato De Lisi che ha evidenziato come “sembra passato un secolo dagli attenti di mafia, ma in realtà è cambiato solo il secolo e io sono nato nel posto sbagliato (Palermo) con la possibilità però di cambiare le cose. Solo mischiandoci tra finanzieri, pittori, sindaci, poliziotti. Cittadini possiamo essere una collettività e una comunità forte. Solo così oggi la mafia perde e Vimercate vince”.In rappresentanza della Provincia di Monza era presente il vicepresidente Claudio Rebosio, oltre a tutte le forze dell’ordine e l’associazione Agende Rosse, oltre a giunta e consiglieri di Vimercate. La mattinata si è conclusa con un rinfresco offerto da Enaip.