Arriveranno dal Pnrr ingenti fondi statali per finanziare la bonifica dell’area della Lombarda Petroli a Villasanta.
L’ex comparto industriale si trova nell’elenco stilato dal Ministero della transizione ecologica dei siti orfani, cioè quei luoghi contaminati per i quali è necessaria una bonifica dei terreni. Nell’elenco riguardante la Lombardia compaiono 42 aree in attesa di bonifica, sette di queste sono brianzole. La Lombarda Petroli di via Raffaello Sanzio è al primo posto di questa classifica.
Le altre aree sono l’ex Snia a Cesano Maderno, la Fratelli Re in via Tasso, la Diefenbach di via Borgazzi e l’area in via Blandoria a Monza, a Bovisio Masciago in viale delle Industrie (ex Relub), a Limbiate in via Salerno (Europeir – Area 1).
LEGGI Ambiente: quali sono i luoghi contaminati in provincia di Monza e Brianza
«Questo rappresenta una grande opportunità per il territorio – ha spiegato il sindaco, Luca Ornago – poiché l’elenco dei siti orfani è stato stilato proprio con l’obiettivo di finanziare la riqualificazione».
Non si conosce ancora l’ammontare del contributo, che però è quantificato in diversi milioni di euro. È prematuro, per ora, prevedere anche i tempi di avvio delle operazioni di bonifica.
«Per il momento stiamo raccogliendo tutta la documentazione riguardante l’area, che sarà condivisa in Regione, per poter poi stabilire la progettazione dell’intervento», ha aggiunto l’assessore all’Ambiente ed Ecologia, Gabriella Garatti.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza destina ai siti orfani un apposito capitolo dedicato alla tutela del territorio e della risorsa idrica.
La bonifica non riguarderà l’intera area (che si estende per un totale di 310.000 metri quadrati) ma coinvolgerà i lotti B, C e D. L’area con i lotti A1 e A2, oggi occupati dai capannoni industriali di Immobiliare Villasanta, al confine con Monza, sono già stati sottoposti a bonifica. Resta escluso dal progetto per ora il lotto E, quello che ospita gli impianti dell’ex raffineria.
«L’inserimento dell’area della Lombarda Petroli al primo posto della graduatoria dei siti orfani non è un caso fortuito ma è frutto di anni di lavoro da parte dell’amministrazione degli uffici comunali – ha aggiunto l’assessore all’Urbanistica, Carlo Sormani -. Il Comune ha iniziato nel 2014 a convocare conferenze di servizi e tavoli tecnici finalizzati a promuovere l’iter di bonifica. La bonifica dell’area riaprirà la possibilità di reindustrializzare uno dei siti a vocazione produttiva più importanti del territorio».
L’area coinvolta nel piano di bonifica è soggetta due curatele fallimentari. Ai diretti interessati è già stata data comunicazione in accordo con Comune e Regione