Un addio del distaccamento dei Vigili del fuoco di Seregno all’attuale sede di via Ballerini non è da escludere a priori, ma questa prospettiva non è senza dubbio immediata. È la posizione, su un argomento che negli ultimi giorni ha occupato largamente le cronache, espressa dal sindaco Alberto Rossi, all’indomani dell’incontro di lunedì pomeriggio con i rappresentanti dei volontari, che insieme agli effettivi condividono i locali del comparto.
«Si è trattato di un appuntamento interlocutorio – ha commentato il primo cittadino – Dopo il precedente sopralluogo con ambedue le parti in causa nella palazzina che ha ospitato la Polizia stradale in via Messina, oggi libera, il cui esito è stato purtroppo negativo, abbiamo una linea di dialogo aperta sia con gli effettivi che con i volontari e con entrambi ci rivedremo senza dubbio a breve. In questo caso, ci siamo confrontati un po’ a trecentosessanta gradi sui problemi sul tavolo, per analizzare le urgenze cui rispondere il prima possibile».
E qui si è inserita l’analisi dell’opzione di un trasferimento. «Tramontata l’ipotesi di via Messina – ha continuato il primo cittadino – si tratta di capire quali siano gli spazi e quali le necessità di cui c’è bisogno. Certamente, se si individuasse una soluzione adeguata, la prenderemmo seriamente in considerazione, ma è giusto premettere che non pensiamo che questo possa accadere nel breve».
Nel frattempo, i volontari coltivano l’ambizione di implementare il loro organico, passaggio che accentuerebbe le problematiche sotto la lente d’ingrandimento.
«Ormai siamo rimasti soltanto in diciannove – ha confermato il responsabile Franco Grassi – La diminuzione degli uomini è figlia di un trend che riguarda un po’ tutte le realtà dei volontari in Brianza, ma noi da questo punto di vista stiamo soffrendo più degli altri. Ora siamo in attesa di un nuovo corso di formazione, che si dovrebbe svolgere tra qualche mese, anche se la situazione legata all’emergenza sanitaria mi costringe ad utilizzare il condizionale. Abbiamo sette ragazzi pronti a partecipare e, se tutti dovessero completare il percorso con successo, sarebbe per noi una mano davvero preziosa».