Una provincia, un denominatore comune: le buche nelle strade. A Monza, dal centro alle strade più periferiche. E poi in Brianza: a Seregno, a Lesmo, Cesano. Più o meno ovunque. Anche a Milano, che ha attivato anche un call center per le segnalazioni dei tratti più pericolosi.
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Anche Monza
ha il suo servizio di pubblica utilità (vai), intanto è alle prese con le “solite” buche e pure con le innumerevoli segnalazioni delle cicatrici lasciate dai lavori per l’installazione della fibra ottica. Che nei giorni di maltempo hanno ceduto, come è successo in piazza Citterio verso via Zanzi.
Segnalazioni recenti anche da via Volta, di cui i residenti denunciano le «condizioni indegne» soprattutto nel tratto compreso tra le vie Matteo da Campione e Manzoni.
«A percorrerlo in motorino o in bicicletta il rischio caduta è costante – spiegano – il rattoppo post scavi per la fibra è sprofondato dopo poche settimane, mentre la pioggia e la neve hanno creato nuove voragini». Il risultato? Traffico in tilt ed effetto “terremoto” garantito.
Nei giorni scorsi sotto i riflettori erano finite anche la via Ticino e le strade intorno al Tiro a Segno. L’intervento dei tecnici comunali era stato reso vano dalla debole nevicata, dal freddo e poi dalla pioggia. E pensare che il lavoro di “ricucitura” delle buche di via Ticino, ma anche in via Po e nel tratto di via Taccona all’incrocio con via Ticino (proprio sulla curva che porta verso il Tiro a segno), era stata atteso da tempo e richiesto dai residenti e da quanti ogni giorno percorrono il tratto di strada che dal cancello della scuola del Castello di padre Annibale di Francia porta all’incrocio verso via Cavallotti da un lato e verso il centro di San Fruttuoso dall’altro.
E poi la Brianza. A Seregno le pessime condizioni meteorologiche hanno finito con l’aggravare la situazione in quelle arterie, alcune delle quali molto trafficate, che già in precedenza facevano i conti con fondi stradali a dir poco precari. L’esempio più concreto da questo punto di vista, anche dando una semplice occhiata alle lamentele ed alle segnalazioni che si registrano sulle pagine del social network Facebook, è quello del tratto iniziale della via Parini, compreso tra la piazza Prealpi e la via Verdi.
Ironia della sorte, lo status quo è molto ben conosciuto dagli uffici comunali, che già prima delle precipitazioni nevose di fine febbraio avevano posizionato sul posto un’apposita segnaletica verticale, indicando come la strada fosse dissestata ed invitando a contenere la velocità di marcia entro i 30 chilometri orari. Peccato che oggi le buche siano diventate così numerose da rendere impossibile o quasi muoversi in sicurezza in questo segmento. La tipologia dei crateri è davvero ampia: si va da buche di dimensioni ridotte, quasi da sfuggire alla vista, ma molto profonde e per questo in grado di danneggiare i semiassi dei veicoli in transito, ad altre che invece hanno una profondità di pochi centimetri, ma sono lunghe in qualche caso anche un paio di metri. Strade molto trafficate e oltretutto vicino ad istituti scolastici molto frequentati, come la primaria Stoppani ed il Collegio Ballerini. Novità in proposito sono attese probabilmente già la prossima settimana: l’ufficio comunale che sovrintende ai Lavori pubblici sembra si sia già mosso.
Problematiche, di dimensioni più contenute, sono segnalate comunque anche in altre arterie, tra queste le vie allo stadio, San Vitale, Gerosa e Cavour. C’è insomma nel complesso poco da stare allegri.
A Lesmo nei giorni scorsi sono state riparate alcune buche che si erano aperte al centro della carreggiata della rotatoria di Gerno, ma un’altra – e piuttosto profonda – si è aperta in via Ratti più o meno all’altezza dell’isola ecologica arrivando da Camparada.
A Bovisio Masciago l’attenzione è sul parcheggio di via Paganini a servizio dell’area mercato, inaugurato quattro anni fa. A causa del passaggio e delle manovre delle auto, ben presto il fondo, realizzato in prato armato, è sprofondato generando pericolose buche che si riempiono d’acqua alla prima pioggia. Questa condizione si è verificata anche mercoledì scorso, nonostante l’Amministrazione comunale periodicamente tamponi la situazione riempiendo gli avvallamenti con della terra.
Il Comune di Cornate d’Adda infine di recente ha ringraziato pubblicamente Protezione civile e operai in strada per rattoppare i buchi. Tra le vie toccate dai lavori di sistemazione anche via Dante: «Da qualche settimana la via non è più di competenza provinciale, ma nostra – ha scritto il sindaco Quadri -. Questo spero ci dia la possibilità di intervenire in maniera più efficace».