A due anni dall’allestimento dell’impalcatura pilota su metà della facciata del duomo, ora i lavori (quelli veri) stanno per iniziare. Nelle prossime settimane verrà coperta l’intera facciata della basilica, per permettere poi ai tecnici e ai restauratori di intervenire. Un lavoro di copertura complesso, che durerà almeno un mese. Tanto infatti si dovrà aspettare prima di poter avviare i lavori veri e propri, che dovrebbero durare non meno di due anni.
Già martedì mattina gli operai hanno iniziato a mettere in sicurezza il pavimento del sagrato, mettendo così le basi per l’avvio dei lavori per la realizzazione del cantiere che dovrebbe ridare nuova luce e colore alla trecentesca facciata gotico – lombarda.
Era giugno del 2015 quando il cantiere pilota è stato montato proprio sul lato destro della facciata. Doveva essere un cantiere temporaneo, allestito per verificare e analizzare da vicino lo stato della facciata. Un lavoro che inizialmente sarebbe dovuto durare poco più di tre mesi, e che invece si è protratto per quasi due anni e mezzo.
All’origine di tale ritardo è stata l’estrema complessità degli interventi conservativi condotti dall’impresa di restauro Arterosa. «Abbiamo individuato varie problematiche come la formazione di croste nere, i resti di un vecchio intervento di dissuasione per i piccioni che aveva utilizzato resina bituminosa che ora deve essere rimossa meccanicamente, e poi diverse zone aggredite da attacchi biologici. Per ciascuno di questi problemi cerchiamo di mettere a confronto più tecniche», aveva spiegato Cinzia Parnigoni, titolare di Arterosa, a capo del team di esperti che in questi due anni ha analizzato ogni centimetro della porzione di facciata presa a campione.
Nei prossimi mesi i tecnici sostituiranno gli elementi architettonici necessari alla tenuta della struttura che presentano problemi di staticità, o dettagli decorativi essenziali alla visione di insieme.