E’ stata raggiunta giovedì al Ministero dello sviluppo economico un’intesa tra le organizzazioni sindacali Fim-Fiom-Uilm con la Micron sulla proroga di due mesi dell’accordo di aprile 2014 sulla ristrutturazione aziendale, con il coinvolgimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri del lavoro e dello sviluppo economico.
L’azienda a inizio 2014 aveva presentato un piano di ristrutturazione e annunciato 419 esuberi su un totale di occupati pari a 1.028. Dopo un forte mobilitazione dei lavoratori, precise controproposte sindacali e con l’intervento delle Istituzioni è stato possibile raggiungere ad aprile 2014 un accordo che prevedeva la revisione del piano aziendale con circa 90 recuperi occupazionali, anche con spostamenti di sede in Italia, 170 assunzioni da parte di St Microelectronics, e una serie di strumenti di gestione tra cui la Cassa integrazione straordinaria, i trasferimenti in unità Micron all’estero e gli esodi incentivati, che hanno avuto un esito importante, anche se attualmente rimangono in cassintegrazione staordinaria 30 lavoratori.
Si è quindi ritenuto di prorogare di altri due mesi circa, fino al 25 gennaio, la validità dei vari strumenti previsti dall’accordo, per agevolare nuove possibili assunzioni da parte di St Microelectronics, per arrivare almeno alle 170 assunzioni effettive (rispetto alle 163 realizzate) e di eventuali ulteriori aziende.
«Stiamo impegnati a rivendicare e costruire tutte le opportunità per garantire la tutela del lavoro. Il nostro obbiettivo rimane quello di esuberi zero. Micron deve impegnarsi fino in fondo e offrire risposte occupazionali a tutti i lavoratori»: questo il commento della Cisl.