Buone notizie per Giuseppina Motta di Verano Brianza: la terza dose, a domicilio, è avvenuta lunedì 15 novembre. A quasi un mese di distanza dalla richiesta inoltrata ad Ats.
«Ho chiamato l’ufficio che si occupa dei pazienti fragili il 21 ottobre, scaduti i sei mesi dalla seconda dose – ha raccontato il figlio Luca Russolillio –. Mi è stato detto di richiamare dopo dieci giorni. L’ho fatto. Mi è stato detto di richiamare dopo 15 giorni. Possibile che in tutti questi mesi la macchina burocratica non sia ancora stata messa a punto? C’è qualcosa che non funziona». Giuseppina Motta ha compiuto 95 anni lo scorso 25 settembre. Un compleanno festeggiato purtroppo in ospedale. Dal suo ritorno a casa, a fine settembre, la signora è allettata.
«Il 21 aprile per la seconda dose ci siamo recati al centro vaccinale di Vimercate grazie anche al supporto dell’associazione “Il Glicine” – ha ricordato il figlio Luca – Questa volta spostare mia madre non era proprio possibile e abbiamo dovuto chiedere la vaccinazione a domicilio. Quante persone fragili ci sono nella situazione di mia madre? Quanti anziani senza familiari che li aiutano a farsi sentire? Perché i medici di famiglia non sono stati coinvolti nella campagna vaccinale? Spero che tenere alta l’attenzione sull’argomento possa essere utile per tutte le persone più fragili».