Un capannone di rottamaio prende fuoco, i pompieri intervengono e domano l’incendio, ma scoprono parecchie irregolarità ambientali. Tanto che il sindaco promette: «È in fase di predisposizione un’ordinanza, da parte del comando della polizia locale, in cui s’impone lo sgombero dei rifiuti esterni ed interni al capannone, atto che sarà notificato sia al proprietario sia all’affittuario».
Venerdì 21 giugno verso le 19 sono intervenuti i vigili del fuoco di Seregno e di Carate. Tre i mezzi arrivati sul posto per l’incendio di un muletto all’interno del capannone di un rottamaio. Le fiamme sono state soffocate praticamente subito, ma il problema era un altro: la bomba ecologica attorno al mezzo da lavoro. I pompieri hanno dovuto lavorare circondati da lastre di eternit, bombole di gas, bidoni di oli combusti scoperti, montagne di pneumatici, da verificare poi eventuali infiltrazioni di sostanze dannose nel sottosuolo e di conseguenza nel vicino fiume Lambro.
Per questo è stata allertata l’Arpa, sono intervenuti i carabinieri, la polizia locale e si sono attivate tutte le procedure in materia ambientale. Infuriati gli abitanti, che da tempo segnalavano il degrado attorno al magazzino e venerdì hanno avuto la riprova della loro preoccupazione. In passato, ha detto il sindacol il luogo è già stato oggetto di sopralluoghi e segnalazioni. C’è da dire che lo sfasciacarrozze di Molino Ponte, ha preso in gestione l’attività da primavera, trovandosi già con l’amianto accatastato fuori dal capannone.