Vent’anni fa l’aereo contro il Pirellone, morì la monzese Rapetti: la commemorazione in Regione

Martedì si è tenuta la cerimonia di commemorazione della tragedia accaduta il 18 aprile 2002 quando un aereo da turismo pilotato dallo svizzero Luigi Fasulo squarciò il ventiseiesimo piano della sede della Regione.

«Sono trascorsi vent’anni esatti da quel 18 aprile. Anni in cui non abbiamo smesso di commemorare quanto accaduto, nel nome delle nostre care avvocatesse Annamaria Rapetti e Alessandra Santonocito». Sono le parole pronunciate a Palazzo Pirelli, martedì 19 aprile, dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante la commemorazione del ventesimo anniversario dell’incidente, quando un aereo da turismo pilotato dallo svizzero Luigi Fasulo, il 18 aprile 2002, alle 17.47 squarciò la sede della Regione, al ventiseiesimo piano.

Fasulo morì nello schianto insieme alle due avvocatesse, tra le quali Annamaria Rapetti, 40 anni, lodigiana di origine e monzese di adozione per il matrimonio con un medico, che lavorava dal 1993 all’ufficio legale della Regione. Ci furono anche una sessantina di feriti.

Presenti alla cerimonia, oltre ai familiari delle vittime, fra gli altri, la vicepresidente della Giunta regionale, Letizia Moratti, gli assessori Riccardo De Corato e Massimo Sertori, il sottosegretario Fabrizio Turba, il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi e il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Vinicio Nardo.

Un momento della cerimonia (foto Lombardia Notizie)


Dopo l’incidente la Giunta regionale ha istituito due borse di studio in memoria di Alessandra Santonocito e Annamaria Rapetti. Da allora, ogni anno, due neolaureati in Giurisprudenza hanno effettuato tirocini presso l’avvocatura di Regione Lombardia.

«Nell’immediatezza dell’incidente ricordo che ebbi molta paura, paura per la mia città, per la mia regione, per l’Italia intera» ha detto la vicepresidente e assessore al Welfare della Giunta regionale, Letizia Moratti. Che ha aggiunto: «È importante ricordare ancora oggi quella tragedia, stringersi attorno alle famiglie e ai colleghi. Fu una giornata molto difficile, era ancora recente l’episodio dell’11 settembre e in tanti, nelle prime ore dell’incidente al Pirellone, pensammo ad una situazione simile».

“Si è parlato di una famiglia, quella degli avvocati” ha evidenziato il presidente dell’ordine degli avvocati di Milano Vinicio Nardo. “Tutti noi ricordiamo queste due donne cadute sul lavoro. In tantissimi hanno celebrato, dopo 20 anni, quel terribile giorno. Non sono morte sole, sono ancora qui con noi insieme ai loro colleghi e alle loro colleghe, in questo grande studio legale di Regione, per nulla diverso rispetto ai tanti studi di Milano e della Lombardia”