La dispensa della Caritas di Vedano al Lambro, come spesso accade da qualche tempo, è quasi vuota e i volontari si appellano nuovamente ai vedanesi: sabato 14 dicembre la sede di via Santo Stefano aprirà le porte a chi vorrà donare qualche alimento. Tutto quello che verrà consegnato sarà utilizzato per i pacchi consegnati ogni mese a chi è in grave difficoltà economica.
«Servono soprattutto tonno e carne in scatola – spiega Rosita Villa – sono i cibi più costosi, ne arrivano pochi e finiscono in un attimo».
Il motivo è semplice quando drammatico: ci sono famiglie e anziani a cui è stata sospesa l’erogazione del gas a causa dei pagamenti arretrati.
«In paese c’è chi – aggiunge – ha una casa ma non può cucinare». Le scatolette, inoltre, rappresentano con i cracker la base delle borse salvavita che la parrocchia distribuisce ogni giorno: alla Caritas, comunque, è ben accetto ogni tipo di alimento a lunga conservazione. «Siamo una realtà piccola – commenta la Villa – e dal Banco Alimentare non ci girano molto: soprattutto biscotti e qualche sacchetto di pasta. Senza i vedanesi non potremmo aiutare tante famiglie».
Il numero degli assistiti è stabile: da qualche anno si mantiene tra i 40 e i 43. «Alcuni nuclei – precisa la responsabile del gruppo – si sono assestati e non hanno più bisogno del nostro supporto. Sono, però, stati sostituiti da altre persone bisognose». Tra loro sono in continuo aumento gli anziani che percepiscono una pensione insufficiente a vivere e uomini soli che, magari dopo a una separazione, sono rimasti senza nulla che si aggiungono alle famiglie che non possono contare su un lavoro.
Nelle scorse settimane la Caritas ha lanciato un appello per lenzuola e biancheria per la casa e ha organizzato una sottoscrizione a premi, ancora in atto, per recuperare qualche risorsa. I fondi disponibili, afferma Rosita Villa, sono stati tutti impiegati per pagare le spese di condominio a un paio di nuclei ed evitare così lo sfratto o il pignoramento dell’appartamento.
«La situazione rimane difficile – riflette la volontaria – ma i vedanesi sono sempre generosi con noi: la crisi, però, ha contratto le possibilità di aiutare gli altri. Ci sono persone che da tempo hanno ridotto il quantitativo di prodotti donati: se prima ci portavano due pacchi di pasta oggi arrivano con uno.
Siamo sicuri che la prossima settimana in tanti risponderanno al nostro invito anche se la colletta è vicina a quella nazionale che si è svolta il 30 novembre: le persone ci vogliono bene e hanno sempre qualcosa per noi, magari anche solo una confezione di zucchero. La Provvidenza esiste e anche questa volta ce la caveremo».