Vecchio ospedale di Monza: partita ancora aperta tra Lega e Forza Italia

Conti aperti tra la Lega e Forza Italia sul futuro del vecchio ospedale di Monza? Intanto lunedì il sindaco non è andato alla riunione al vertice in Lombardia per discutere della proroga dell’accordo di programma sull’area di via Solferino. Di certo sembra che non ci sia una sintesi sul futuro dell’area.
Monza Ospedale san Gerardo via Solferino
Monza Ospedale san Gerardo via Solferino Fabrizio Radaelli

Conti aperti tra la Lega e Forza Italia sul futuro del vecchio ospedale di Monza? Forse sì, forse no: intanto alla riunione al vertice in Lombardia per discutere della proroga dell’accordo di programma sull’area di via Solferino, lunedì 24 settembre, il sindaco di Monza non ci è andato. Ha mandato il segretario generale del Comune, come a dire che non era l’occasione per trovare un accordo.

Di certo sembra che non ci sia una sintesi sul futuro dell’area che tra pochi giorni farà i conti con il termine dell’accordo di programma che dieci anni fa avrebbe dovuto portare a Monza operatori interessati a proporre per il rilancio urbanistico dell’area. Nuove riunioni in Regione sono previste nelle prossime settantadue ore, intanto un’intesa non c’è. E se un’intesa non si trova, si torna al Piano del territorio esistente, quello che prevede come destinazioni d’uso “servizi”: ambulatori, servizi sociali, sportelli medici? Non certo edilizia, uffici, case, qualunque cosa sia stata proposta in questi ultimi dieci anni senza risultati.

Il termini ultimo è il 30 settembre, domenica, per trovare un’intesa che vada in proroga all’accordo di programma. Intanto però arriva la Lega di Monza, che alla vigilia delle riunioni al photofinish sulla proroga dell’accordo parla per bocca del segretario cittadino e si rivolge direttamente al sindaco Dario Allievi.

“La rimodulazione dell’Accordo di Programma per la valorizzazione dell’area di via Solferino deve, nell’ambito della riqualificazione, tenere in considerazione la possibilità di realizzare dei servizi che forniscano un valore aggiunto per l’intero territorio monzese” ha detto il segretario Massimo Rossati alla vigilia della possibile intesa.
“Siamo convinti – ha scritto affidandosi a un comunicato stampa Rossati – che sia necessario non solo intervenire attraverso una progettazione di qualità a livello residenziale, ma anche e soprattutto attraverso l’individuazione di servizi che possano costituire un elemento attrattore sia a scala locale che a scala sovra comunale. Stiamo parlando di una zona strategica della città, ampia e facilmente raggiungibile dalla stazione di Monza, ben collegata anche dagli altri mezzi pubblici, che potrebbe ospitare un polo formativo, un nuovo teatro, aree per attività sportive e culturali oltre a spazi per le aziende innovative”.

Proposte di cui finora non si è sentito parlare ma che per bocca del segretario della Lega prendono improvvisamente corpo: è stata davvero aperta in giunta una discussione sul futuro dell’area?

“Tutte proposte utili per il nostro territorio – insiste Rossati – che meritano di essere doverosamente approfondite e che, come Lega porteremo convintamente avanti anche nelle sedi opportune. Già nei prossimi giorni ho intenzione di incontrare personalmente il sindaco Allevi per fare il punto della situazione dopo l’incontro in Regione Lombardia”. L’incontro (se questo include il sindaco Allevi) non c’è stato. C’è stato, senza di lui. Ma i giorni verso la scadenza del rinnovo corrono e non ci sono per ora vie d’uscita. Sul piatto due punti fermi: da un lato un pezzo fondamentale di città che aspetta di sapere quale sia il suo futuro. Dall’altro l’ospedale San Gerardo che si aspetta di incassare dalla riqualificazione non meno di 20 milioni di euro che servono per finanziare l’ammodernamento dell’ospedale stesso, già in corso.