Quando alla fine lo hanno preso i reati si erano già moltiplicati: oltre a detenzione e spaccio di stupefacenti, si erano a quel punto sommate resistenza e violenza a pubblico ufficiale. È finita così per un 30enne di origine marocchina che nel tardo pomeriggio di venerdì 15 marzo, a Varedo, ha deciso di fuggire non appena gli si è avvicinata una pattuglia della stazione cittadina dei carabinieri.
I militari si trovavano in via Umberto I e hanno notato l’uomo, che è apparso in atteggiamenti sospetti. Quando hanno affiancato per il controllo, l’uomo è scappato verso la stazione e arrivato a un passaggio a livello lo ha attraversato per infilarsi nel complesso industriale dismesso della Snia. I carabinieri lo hanno seguito infilandosi nel dedalo di immobili diroccati e tra grovigli di vegetazione: alla fine l’hanno afferrato ma l’uomo non si è dato per vinto e ha cercato di resistere con violenza all’arresto. I militari nel frattempo avevano chiesto anche l’aiuto dell’esercito impegnato nell’area della stazione.
Addosso il 30enne aveva dosi di cocaina, hashish, eroina e marijuana, pronte per essere destinate allo spaccio.