Trentotto anni di storia di Varedo archiviati in poche righe. Con un comunicato asettico letto prima alla messe prefestive del sabato, poi a quelle festive della domenica. Tutta la città è in rivolta contro la decisione del parroco, don Giuseppe Grisa, di «cancellare» il palio di San Giorgio: senza alcun dubbio la manifestazione più conosciuta e identitaria. Una ricorrenza amatissima dagli anziani, ma anche dai giovani, che si fanno in quattro per realizzarlo.
L’annuncio choc ha sorpreso tutti: perfino l’ex sindaco Sergio Daniel non ne sapeva niente. Uno dei padri fondatori, che ora sta facendo di tutto per salvare la manifestazione che aveva contribuito a creare e che ha reso grande nel corso degli anni.
«Non è la comunità ad aver fatto il Palio – ripete Daniel scandendo le parole una a una – ma è il Palio ad aver fatto la comunità. Riuscendo a unire i brianzoli con i veneti, i meridionali con i lombardi». Martedì sera il comitato ha avuto un incontro urgente con don Giuseppe per chiedere spiegazioni. Ma il sacerdote ha solo ribadito le sue ragioni: «L’anno prossimo la manifestazione non si farà perché le strutture non sono idonee e non posso assumermi delle responsabilità».
Tra i problemi c’è per esempio la cucina, che deve essere ristrutturata. Inoltre, le porte non sono antipanico. Ma Daniel replica deluso: «Avevamo già avuto un incontro con don Giuseppe alla fine di luglio ed eravamo rimasti d’accordo di ritrovarci a metà settembre, per trovare una soluzione a questi ostacoli che non mi sembrano certo insormontabili». Poi, all’improvviso, è arrivata la notizia bomba che in pochi giorni ha fatto il giro di Varedo, suscitando un forte malumore.
Un malcontento che serpeggia ovunque: «Mi chiedo – dice provocatoriamente Marco Benetel, varedese con la forte passione per il Palio– cosa succederebbe se tutti noi iniziassimo a disertare le messe di Varedo. La mia è una affermazione eccessiva, ma se questo è l’unico modo per fare capire al parroco che sta sbagliando…».
Un nuovo incontro con don Giuseppe è in programma nei prossimi giorni. I rappresentanti delle contrade non intendono accettare la decisione del parroco: «Il Palio è una manifestazione irrinunciabile che Varedo non può permettersi di perdere». Intanto, la scorsa settimana in Comune c’è stata la prima riunione per far rinascere gli storici rioni di Varedo. Ma l’iniziativa – al contrario – ha riscontrato una scarsa partecipazione e sta muovendo i primi passi nel generale disinteresse.