La fine di un’epoca. Dall’1 gennaio la nota trattoria “Da Mafalda” di Velate ha chiuso l’area ristorante, mantenendo aperti bar e tavola fredda. Una decisione presa dalla titolare Mariarosa Polito e dettata dalla pressione fiscale, ormai troppo elevata.
«Purtroppo l’età e i costi troppo alti mi hanno spinto a prendere questa decisione – racconta – Io sono già in pensione e le mie figlie hanno preso altre strade lavorative, quindi la pressione fiscale troppo elevata e la mancanza di qualcuno che volesse proseguire con il ristorante mi hanno portato a decidere di chiudere la cucina dal primo di gennaio. Rimarremo aperti solamente come bar e tavola fredda».
Si chiude così una storia iniziata nel 1948. Inizialmente l’attività era conosciuta come “Dal Tacun”, nome cambiato nel 1968, quando i genitori di Mariarosa Polito hanno rilevato l’attività. «Noi siamo originari della bergamasca – prosegue – I nostri zii, che vivevano invece a Camparada, ci hanno detto che i proprietari dell’osteria avrebbero voluto vendere e quindi ci siamo trasferiti a Velate nel 1968 rilevando l’attività».
Dal 1968, l’attività ha preso il nome “Da Salvatore”, nome del padre di Mariarosa ed è stata portata avanti dai coniugi Polito per 30 anni. Da semplice osteria nel 1977 è diventata trattoria, grazie alle sapienti mani di Mafalda, madre di Mariarosa: straordinaria cuoca che ha deliziato generazioni di brianzoli con i suoi eccezionali piatti tipici. In tantissimi infatti arrivavano da tutta la provincia e dal Lecchese per assaggiare le pietanze della trattoria ed uscivano dal locale con la pancia piena e il sorriso sulle labbra.
«I miei genitori hanno portato avanti il locale fino al 1998 – prosegue Mariarosa Polito ricordando la storia dell’attività che ora ha trasformato – quando poi sono subentrata io nella gestione, ho deciso di cambiare nuovamente il nome intitolandolo a mia madre e quindi il locale è diventato “Trattoria Mafalda”». Per altri vent’anni quindi Mariarosa ha portato avanti la tradizione di famiglia, proseguendo suo percorso tracciato dalla mamma Mafalda e continuando a sfornare piatti di cassouela, trippa, brasati e tantissime altre leccornie.
«Mi è spiaciuto moltissimo dover prendere questa decisione – conclude Polito – Ora andremo avanti come semplice bar, con la speranza che qualcuno voglia rilevare l’attività, portando avanti ancora la nostra tradizione».