La scuola comunale a Seregno: un libro per raccontare la sua storia

La presentazione, con l'autore Giuseppe Mariani, si è svolta nella sala Minoretti di via Cavour. Il testo è pubblicato da Gwmax editore
Giuseppe Mariani, a sinistra, con Pinuccio Colombo

Un libro frutto di una ricerca negli archivi molto approfondita, che offre un quadro della situazione di una realtà, la storia della scuola comunale seregnese, che in tanti non conoscono e che non è errato sostenere come, prima di questa iniziativa, fosse ormai finita nel dimenticatoio. Stiamo parlando di “Storia della scuola elementare comunale in Italia dal 1815 al 1945. Il caso di Seregno”, volume pubblicato da Gwmax editore, che il suo autore Giuseppe Mariani, già dirigente del comprensivo di Paina, ha presentato sabato nella sala Minoretti di via Cavour a Seregno, in un dialogo con Pinuccio Colombo, a sua volta forte di una lunga esperienza come dirigente scolastico, oltre che primo cittadino tra il 1980 ed il 1990. L’appuntamento è stato voluto dai circoli culturali Seregn de la memoria e San Giuseppe.

La scuola comunale a Seregno: gli interventi di Molinari e Colombo


«Il testo fa riemergere la figura del maestro -ha sottolineato in apertura monsignor Bruno Molinari, prevosto della città-. I maestri qui a Seregno hanno accompagnato intere generazioni nella loro crescita. Fortunatamente, anche oggi ci sono insegnanti in grado di coadiuvare le famiglie nel compito di educare». Colombo, dal canto suo, ha aggiunto che «il libro è interessantissimo. Per un secolo e più, la scuola a Seregno è stata di competenza comunale. Le due date che il titolo indica sono molto significative. Il 1815 segna una svolta a livello europeo dopo la vicenda napoleonica, il 1945 chiude la seconda guerra mondiale. È uno squarcio molto importante della storia di Seregno, con un excursus su insegnanti e scolaresche».

La scuola comunale a Seregno: la presentazione di Mariani


«Il volume racconta anche storie inverosimili -si è accodato Mariani-. Ho sempre pensato che i maestri di quel periodo fossero inquadrati in regole rigide, mentre invece molti erano anarchici ed hanno creato spesso disguidi, ai quali poi il sindaco di turno ha dovuto porre rimedio. Uno dei motivi che mi ha spinto a fare qui la prima presentazione è che Antonio Viganò, sindaco dal 1908 agli anni venti, era stato in precedenza presidente del circolo culturale San Giuseppe, che oggi ci ospita. Era un industriale, un personaggio con luci ed ombre, che è stato fondamentale per il mantenimento dell’autonomia scolastica in mano al Comune di Seregno, superata solo con l’avvento del fascismo». Ed ancora: «Il primo documento ufficiale che ho ritrovato è una lettera del deputato politico di Seregno al regio delegato di Barlassina, in cui si comunica una lite tra due preti. I maestri dei primissimi anni hanno frequentemente avuto una storia triste. Parecchi di loro sono scomparsi ancora molto giovani». Contrariamente alle ipotesi fin qui veicolate, la ricerca ha consentito di localizzare ragionevolmente in vicolo alla chiesa la sede della scuola maschile nel periodo sotto la lente d’ingrandimento, mentre quella femminile era ubicata in vicolo San Paolo, nella zona dell’attuale via Umberto I. Tra i tanti aneddoti ricostruiti, troviamo a titolo di esempio la cacciata nel 1907 di un direttore, che aveva posizioni laiche, oppure la spiacevole situazione che si venne a creare quando tre maestri siciliani di ispirazione socialista vollero impedire il catechismo nelle aule, che si risolse solo con l’intervento del ministero.

La scuola comunale a Seregno: dove acquistare il volume


Storia della scuola elementare comunale in Italia dal 1815 al 1945. Il caso di Seregno” è acquistabile attraverso il sito internet dell’editore e nelle librerie Area libri di piazza monsignor Biella ed Un Mondo di Libri di galleria Mazzini a Seregno.