Un lavoro a Monza e Brianza? Ecco chi cercano le aziende

Dall'edile al legnoarredo ai generici: il territorio provinciale ha tanti posti scoperti e gli imprenditori faticano a coprirli

I posti di lavoro ci sono, manca il personale in grado di ricoprire determinate mansioni. Un settore che cerca operatori e non li trova è, per esempio, quello edile. A livello nazionale ci sono 200mila richieste. Ma pure in Lombardia la crescita occupazionale, dopo la tempesta Covid, è stata prepotente. Gli iscritti alla Cassa Edile di Milano Monza Brianza Lodi, negli ultimi due anni, sono passati da 35mila a 53mila. Un notevole incremento trascinato, tra l’altro, dai bonus edilizi, dalla realizzazione delle opere per le Olimpiadi di Milano-Cortina e dalla riqualificazione dell’area ex Expo.

Un lavoro in Brianza, il comparto edile cerca manovali e specializzati

La ricerca è a tutto campo: nel senso che i cantieri assorbono sia manovali, sia personale con un’elevata specializzazione. Il comparto occupa in Brianza oltre 18mila addetti, tra lavoratori dipendenti e indiretti. Un altro settore che offre interessanti opportunità occupazionali è il legnoarredo, tradizionale punto di forza del Made in Italy e, in particolare, del sistema produttivo brianzolo. «In questo ambito – spiega Gianfranco Cosmo, segretario generale Fillea Cgil Monza Brianzamancano falegnami, tappezzieri e cucitori. Ma non ci sono più gli artigiani che insegnano e che formano le nuove leve. La gente va in pensione e il ricambio generazionale, sotto questo punto di vista, appare particolarmente faticoso».

Nel legnoarredo emorragia di falegnami, tappezzieri e cucitori

La ricerca Top500+, elaborata dal Centro Studi di Assolombarda, conferma del resto i problemi che incontrano le aziende nel trovare personale specializzato. Una difficoltà evidenziata da una ricerca svolta a ottobre tra le imprese associate. Per quanto riguarda la difficoltà nel reperimento di figure professionali, il 46% degli intervistati indicava un rischio alto relativo alla fase finale di quest’anno e per il 2023, mentre il 37% qualificava questo rischio come medio. Nei primi nove mesi di quest’anno, lo stesso rischio era indicato come alto e medio, rispettivamente, dal 48% e dal 33%. Solo il restante 19% considerava bassa questa possibilità.

Il sindacato: “Attenzione, manca anche tanto personale generico”

«La difficoltà di reperimento di figure professionali adeguate – precisa la ricerca – rimane anche nel 2023 una problematica sentita». «Ma non va comunque dimenticato – commenta Giulio Fossati, segretario Cgil Monza Brianzacome il mercato del lavoro brianzolo richieda anche personale generico. La questione legata alla ricerca di personale specializzato, insomma, esiste, ma non è fondamentale. Resta il fatto che, in ogni caso, il territorio deve attrezzarsi di strumenti adeguati per rispondere a questa domanda. La costituzione di un liceo Steam (cioè Science, technology, engineering, arts e matematics) a Monza, potrebbe servire. Così come è utile l’apprendistato duale: lo studente alterna le giornate di studio a quelle di lavoro, in modo da acquisire le competenze necessarie».