Top 500+ in Villa Reale: la top ten delle aziende per fatturato in provincia di Monza e Brianza

Presentazione in Villa Reale della Top 500+, classifica delle 800 maggiori imprese per fatturato di Monza e Brianza. In edicola con il Cittadino.
La presentazione della Top 500+ in Villa Reale Fabrizio Radaelli

Una nuova edizione della Top 500+ da record quella del 2022, il progetto di ricerca e di analisi economico-finanziaria delle 800 maggiori imprese per fatturato della provincia di Monza e Brianza, realizzato dal Centro Studi di Assolombarda e promosso in collaborazione con PwC Italia e con il sostegno di Banco BPM. Il tessuto economico brianzolo si conferma reattivo e competitivo: il 75% delle imprese prevede di chiudere il 2022 con un aumento del fatturato rispetto al 2021.

Monza la seconda città dopo Milano per investimenti in ricerca e sviluppo

Monza, inoltre, è la seconda città lombarda dopo Milano per investimento delle imprese in ricerca e sviluppo, più di Bergamo e Brescia insieme. Le 800 maggiori imprese che rientrano nella classifica Top hanno ricavi riferiti al 2021 che vanno da un minimo di 10,2 milioni a un massimo di 4,7 miliardi di euro, totalizzando un fatturato complessivo che raggiunge i 60,3 miliardi. La classifica è ricca di record: ben il 92% delle imprese sono in utile nel 2021, il ROE mediano è eccezionale e pari al 12,4%. Più della metà del fatturato delle 800 imprese si concentra nei primi cinque centri ovvero Monza, Vimercate, Agrate Brianza, Cesano Maderno e Lissone.

La classifica della Top 500+ in una rivista patinata in regalo con il Cittadino

La presentazione della Top 500+ 2022 è nella splendida cornice della Villa Reale di Monza, nel pomeriggio di lunedì 28 novembre. La classifica, nel nuovo formato della rivista patinata, sarà in omaggio con il Cittadino giovedì 1 dicembre e sabato 3 dicembre.

Il presidente di Assolombarda: “Vanno create le condizioni per aumentare la competitività”

“Il territorio di Monza e Brianza costituisce uno dei distretti manifatturieri più importanti d’Europa: un’area che insieme a Milano, Lodi e Pavia costituisce il traino dell’economia italiana – ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda -. Qui operano moltissime eccellenze i cui punti di forza sono innovazione e “saper fare”. Queste realtà vanno sostenute dalle istituzioni attraverso la creazione delle migliori condizioni per aumentare competitività e attrattività. In questa direzione, oltre a concentrare gli sforzi nel breve termine per contrastare il caro energia, occorre sviluppare una vera politica che punti all’indipendenza energetica del Paese grazie all’uso, senza pregiudizi, del mix di fonti ritenute pulite dall’Unione Europea. Inoltre, è fondamentale intervenire sulle infrastrutture, realizzando una rete di trasporto pubblico capillare e strutturata, per ridurre il traffico e rendere più connesso il territorio: mi riferisco, ad esempio, al prolungamento della M5 fino a Monza e della M2 verso Vimercate”.

Quadro economico provinciale: rimbalzo della produzione

Il quadro economico rivela che nel 2021 le imprese manifatturiere del territorio hanno recuperato i livelli di attività prepandemici e hanno registrato un rimbalzo della produzione prossimo al +14% rispetto al 2020, quando era crollata del -8%. “I dati del Centro Studi di Assolombarda – ha sottolineato Giovanni Caimi, Presidente della Sede di Monza e Brianza di Assolombarda – evidenziano la dinamicità e la solidità delle nostre imprese che hanno tenuto nonostante il rallentamento dovuto all’instabilità del contesto internazionale e all’accelerazione dell’inflazione. Il tessuto produttivo del territorio non ha mai smesso di Investire in innovazione attraverso la ricerca e lo sviluppo di processi sempre più tecnologici. Un’evoluzione che permette alle nostre imprese di competere sui mercati internazionali ma che spesso non è supportata da competenze adeguate. Alle nostre aziende servono professionalità specializzate che difficilmente riescono a reperire nel mercato del lavoro. Un divario tra domanda e offerta che può essere colmato da un’accelerazione verso percorsi formativi più legati ai nuovi trend produttivi, progettati in sinergia con le imprese e che sappiano intercettare i cambiamenti conseguenti alla transizione digitale in corso”. 

Ma per il 2023 pil destinato a calare

E per il 2023, dopo un 2022 positivo e di ritorno sopra ai livelli antecedenti la pandemia, le previsioni sono in peggioramento. A Monza e Brianza il PIL è stimato calare del -0,4% il prossimo anno, come risultato di una contrazione del valore aggiunto sia dell’industria (-1,2%) sia dei servizi (-0,5%) sia dell’agricoltura (-9,2%) a fronte di un aumento delle costruzioni (+4,2%). Le attese per il territorio sono più negative rispetto a quelle per la Lombardia, dove è prevista una crescita del +0,3%. L’economia brianzola risente maggiormente del rincaro degli input produttivi e del rallentamento internazionale. Risultano stazionarie invece le stime riferite all’occupazione provinciale.

La classifica 2022 delle prime dieci aziende per fatturato e dei primi cinque Comuni

Le 800 maggiori aziende della provincia di Monza e della Brianza che rientrano nella classifica 2022 del “TOP 500+” hanno ricavi 2021 che vanno da un minimo di 10,2 milioni a un massimo di 4,7 miliardi di euro. Il fatturato complessivo di queste aziende raggiunge i 60,3 miliardi euro e il risultato di esercizio, in somma algebrica, ammonta a 2,8 miliardi di euro. Nell’edizione 2022 le prime 10 aziende in classifica confermano il proprio posizionamento rispetto allo scorso anno, incrementando il fatturato.  Nel dettaglio, aumentano a otto le realtà che registrano un fatturato superiore al miliardo di euro (due in più rispetto all’edizione precedente): nell’ordine, Esprinet S.p.A. (Vimercate), Mediamarket S.p.A. (Verano Brianza), BASF Italia S.p.A. (Cesano Maderno), STMicroelectronics S.r.l. (Agrate Brianza), Candy S.p.A (Monza), Decathlon Italia S.r.l. (Lissone), SOL S.p.A. (Monza), Prenatal Retail Group S.p.A. (Cogliate). Seguono, con poco distacco, le altre due realtà che completano la top ten: Roche S.p.A. (Monza) e Gruppo Sapio S.p.A. (Monza). Per quanto riguarda i comuni, per fatturato aziendale i primi cinque posti sono occupati da Monza, Vimercate, Agrate Brianza, Cesano Maderno e Lissone.