L’Alzheimer si può sconfiggere, almeno nei topi, per ora. E’ la bella notizia, che apre una speranza per milioni di malati nel mondo, che arriva da Monza. Il team di ricercatori dell’università Bicocca, guidato da Massimo Masserini, professore ordinario di biochimica alla facoltà di medicina, ha realizzato in laboratorio un farmaco che distrugge le placche che si formano nel cervello con la malattia e che sono la causa dei disturbi alla memoria e al movimento di chi è affetto da Alzheimer.
Si tratta dell’esito di una sperimentazione durata 5 anni, e ancora in corso,fino a fine anno, che ha visto coinvolti una ventina di centri europei e finanziamenti dalla Ue per 14 milioni e mezzo di euro. Altrettanti ne serviranno ora per finire la fase preclinica che consiste nel tentativo di prevenire l’insorgenza della malattia sempre nei topi, e quindi passare alla fase clinica con la sperimentazione sull’uomo. L’università sta cercando sponsor.
Le cifre. Nel mondo 40 milioni di dementi, di cui 26 milioni di casi di Alzheimer, e stanno aumentando. In Europa se ne contano 5 milioni. In Italia attualmente sono oltre 600.000 i pazienti con malattia di Alzheimer e si stima che ci siano 80.000 nuovi casi ogni anno. Nella sola Lombardia sono stati stimati 80.000 casi. Circa 6400 i brianzoli affetti.