Un album di figurine per raccontare Monza dal 1900 e il 1918 (con il Cittadino)

Dal 19 aprile nelle edicole di Monza l’album di figurine per raccontare la città dal 1900 al 1918 attraverso le cartoline dell’epoca. Una proposta del Cittadino. Ecco come funziona.
Una delle figurine di Monza
Una delle figurine di Monza

Lungo via Italia passava un tram a due piani: alto quasi cinque metri e lungo dieci, sferragliava fino a Milano. Alimentato a energia elettrica, raggiungeva la folle (per l’epoca) velocità di trenta chilometri all’ora. All’imbocco di via Bergamo, invece, c’era la porta de’ Gradi, con l’effige di San Giacomo: non si fa fatica a immaginare quanto il protettore dei cappellai fosse rispettato in città.

Ma queste sono solo due curiosità delle cento che si possono scoprire collezionando le figurine dell’album dedicato alla Monza di un tempo: la nuova iniziativa editoriale del Cittadino si potrà trovare in tutte le edicole della città e in quelle dei comuni limitrofi a partire dal prossimo 19 aprile e fino alla fine di maggio.

Con la collaborazione del collezionista monzese Massimo Ratti, che ha messo a disposizione il suo ricco patrimonio di antiche cartoline, il Cittadino accompagnerà i lettori, moderni flâneur, in una passeggiata ricca di suggestioni che, dalla stazione di via Arosio, condurrà, attraverso le vie e le piazze del centro, fino ai boschetti reali, alla villa e al Parco. Non mancheranno scorci sul “Lamber”, inseparabile compagno della città e di generazioni di monzesi cresciuti lungo le sue sponde, e vedute, dall’alto, del centro della città e dei suoi immediati dintorni.

Con una precisa delimitazione temporale: l’album racconta della Monza che è stata tra il 1900 e il 1918, anno in cui finiva il primo conflitto mondiale – di cui nel 2018 si celebra appunto il centenario. Ecco allora che nelle figurine si distinguono i tram e le carrozze, le monzesi a passeggio vestite secondo i dettami di una moda da “Belle époque” fatta di abiti dalle geometrie fluide e ombrellini parasole. C’è la Cappella Espiatoria, in piena costruzione: e allora sono ponteggi e ritratti di un re appena assassinato. Gli alberi dei boschetti reali, già alti e maestosi. Ci sono le vetrine dei negozi di via Italia e di via Vittorio Emanuele.

I contorni, inconfondibili, del palazzo dell’arengario e del ponte dei Leoni, delle chiese che impreziosiscono il centro storico – da Santa Maria in Strada a San Pietro Martire. Ci sono le vedute che tutti i monzesi hanno cercato di immortalare almeno una volta nella vita, proprio come hanno fatto gli sconosciuti autori di quelle antiche cartoline a cui il destino ha riservato viaggi anche dall’altra parte del mondo.

Perché, se alcune sono state acquistate da Ratti nei mercatini dell’antiquariato e nelle fiere di settore, altre sono state rintracciate addirittura in Argentina e a Monza, dove erano partite, sono tornate dopo oltre un secolo di lontananza grazie alle ricerche compiute anche online su portali specializzati consultati dagli appassionati e quindi spedite nuovamente oltreoceano.

È 1,50 euro il costo dell’album di raccolta (da acquistare insieme al giornale a partire appunto dal 19 aprile) e 1 euro il costo di ogni pacchetto nelle edicole, contenente ciascuno cinque figurine. Poco più di un mese il tempo a disposizione per completare la collezione e radunare tutte e cento le figurine: che la caccia abbia inizio.