Saranno accolti anche all’ospedale San Gerardo di Monza i pazienti pediatrici oncologici in arrivo dall’Ucraina con un secondo viaggio – il primo nei giorni scorsi con destinazione Milano e Pavia – dai luoghi di guerra alla Lombardia.
“Arriveranno domani altri pazienti pediatrici oncologici ucraini – ha detto lunedì il presidente della Regione, Attilio Fontana – Un team scouting di Areu composto da un medico, due infermieri e 3 autisti soccorritori, con due pullmini, messi a disposizione dall’Asst Ospedale Maggiore di Niguarda e dall’Asst San Gerardo di Monza, è arrivato oggi in Polonia, nell’area di Rzeszów, dove è attiva con il proprio personale la Fondazione Soleterre. Si stima possa trattarsi di 6 bambini ma l’effettivo numero sarà definito a seguito delle valutazioni cliniche effettuate sul posto dal personale di Areu, in coordinamento con la Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario (CROSS) e in collaborazione con Soleterre Fondazione Onlus”.
Il trasporto sanitario dei pazienti è previsto con utilizzo del velivolo messo a disposizione, tramite donazione dalla società Alba Servizi S.p.A., ad Areu che collabora in questo servizio con Soleterre Fondazione Onlus.
Intanto sono stati inviati anche 5 bilici con farmaci, presidi sanitari e apparecchiature, donati dagli ospedali lombardi, sia pubblici che privati.
Una delle raccolte, destinate all’ospedale Pediatrico di Leopoli con farmaci analgesici, antidolorifici, antibiotici e chemioterapici salva vita, è stata coordinata a Vimercate dal dottor Roberto Brambilla, medico degli Istituti Clinici Zucchi di Monza e volontario di Soleterre.
Ha lavorato con la protezione civile di Vimercate e il Circolo Famigliare Velasca per una parte della raccolta Leopoli.
“Questa spedizione è fondamentale per l’Ospedale, perché al momento registra un numero 3 volte più alto del solito di pazienti a causa dei flussi di persone in fuga dalle città più a est dell’Ucraina – hanno spiegato da Soleterre – Entro una settimana l’Ospedale sarebbe rimasto a corto di farmaci, come ci aveva segnalato il Dr. Roman Kizyma, primario del reparto di oncologia pediatrica. In Ucraina ormai è difficile reperire farmaci e al confine la situazione è caotica. Ma non ci fermeremo perché proseguire le cure è fondamentale per questi bambini e ragazzi: il secondo carico di farmaci è già in viaggio e il terzo è partito proprio ieri”.