Ventiquattro arresti per la morte di Simone Stucchi, 21 anni di Vimercate, ucciso in una rissa a Pessano con Bornago nel settembre 2021. Dalle prime ore di mercoledì 15 giugno i carabinieri del comando provinciale di Milano hanno eseguito due ordinanze nelle province di Milano e Monza Brianza nei confronti di 5 minori (2 destinatari di custodia in carcere, 2 di collocamento in comunità e 1 dell’obbligo di permanenza in casa) e 19 maggiorenni (7 destinatari di custodia in carcere e 12 agli arresti domiciliari), ritenuti responsabili a vario titolo di concorso in omicidio, rissa aggravata, lesioni personali, detenzione illecita di sostanza stupefacente, tentata estorsione in concorso e porto di armi od oggetti atti ad offendere. I responsabili della coltellata fatale sarebbero due fratelli minorenni.
Nelle immagini diffuse dai carabinieri, l’intervento a Pessano nel settembre 2021 dopo la rissa in cui era stato ferito a morte Simone Stucchi di Vimercate.
Ucciso in una rissa a Pessano: il presunto responsabile
A sferrare la coltellata sarebbe stato un ragazzo che all’epoca aveva 17 anni e 10 mesi, nato a Melzo, fratello di un 15enne che era con lui. Il loro dna è stato estrapolato dalle tracce di sangue e dalle impronte digitali ritrovate su un coltello a serramanico sequestrato quella sera sulla scena del crimine.
Ucciso in una rissa a Pessano: le indagini
I provvedimenti arrivano alla conclusione delle indagini avviate dalla Compagnia Carabinieri di Pioltello a seguito dell’uccisione di Simone Stucchi, accoltellato mortalmente nel corso di una violenta rissa che era avvenuta la sera del 29 settembre 2021 tra due bande di Vimercate e Pessano con Bornago che, secondo quanto è stato accertato e come si era ipotizzato nei giorni successivi alla tragedia, si erano date appuntamento per una controversia legata alla cessione di sostanze stupefacenti.
Già subito dopo la morte di Stucchi le indagini avevano portato all’identificazione di una ventina di ragazzi, poi le lunghe indagini – che erano passate anche dall’analisi dei social – fino agli arresti in una calda giornata di metà giugno.
Ucciso in una rissa a Pessano: due bande rivali e il movente
Le indagini hanno permesso di documentare la presenza attiva, nell’hinterland milanese, di due distinte gang giovanili: una, che comprende gli autori dell’omicidio, che operava a Pessano con Bornago, composta da 14 giovani italiani, stranieri e italiani di seconda generazione, tra i 16 e i 24 anni, per lo più studenti; l’altra attiva a Vimercate, composta da 13 individui di età comprese tra i 18 e i 24 anni, per lo più studenti, disoccupati o operai.
Il movente della rissa sarebbe da ricondurre alla cessione di una partita di sostanza stupefacente, nell’estate del 2021, pagata con 800 euro falsi da un componente dalla banda di Vimercate a uno di quella di Pessano con Bornago.
La sera della rissa, il gruppo di Vimercate era partito per Pessano con Bornago dove, in via Monte Grappa, armati di spranghe, bastoni, coltelli e bottiglie di vetro, avevano dato vita a un feroce scontro per poi dileguarsi, lasciando a terra il 21enne in gravissime condizioni. Ricoverato d’urgenza all’ospedale San Gerardo di Monza, Simone Stucchi era morto nelle ore successive.
Ucciso in una rissa: chi era Simone Stucchi
In tanti a Vimercate conoscevano Simone Stucchi anche perché con la mamma Daniela e il papà Massimiliano gestiva l’edicola di via Vittorio Emanuele proprio nel cuore della città a pochi passi dal municipio e dalla chiesa.