È in arrivo il Daspo per gli ambulanti che a Monza infrangono il regolamento del mercato e le norme igieniche: il divieto di esporre la merce dovrebbe far capolino nel nuovo testo che disciplinerà il commercio sulle aree pubbliche a cui sta lavorando l’assessore alle Attività produttive Massimiliano Longo.
La bozza dell’articolato, frutto del confronto con le associazioni di categoria, sarà limata nelle prossime settimane e il provvedimento, che adeguerà quello in vigore dagli anni Ottanta, dovrebbe essere approvato in autunno.
«Intendiamo ristabilire il rispetto delle regole – afferma l’amministratore – fissare sia principi precisi sia sanzioni chiare e proporzionate alla gravità delle infrazioni per evitare che, come spesso accade, chi le commette utilizzi cavilli burocratici» per evitare le ammende.
Le multe dovrebbero cedere il passo a una sorta di Daspo, applicato sulla falsariga di quelli previsti per i tifosi violenti e per i mendicanti che infastidiscono i passanti: «Il più delle volte – spiega Longo – chi viene sanzionato non paga il dovuto: di fronte a comportamenti del genere l’unico deterrente potrebbe essere il divieto di partecipare al mercato per una settimana o per periodi più lunghi».
In parecchi casi, aggiunge l’assessore, ambulanti e clienti sono sopraffatti «dall’arroganza» di alcuni operatori che abitualmente non rispettano né le norme né i richiami della polizia locale : «Ci sono – incalza – situazioni esplosive soprattutto in piazza Cambiaghi, a Cederna e a San Fruttuoso dove c’è chi invade con le proprie bancarelle gli spazi dei colleghi, anche dove sono ben delimitati, oltre che i passaggi tra un banco e l’altro» rendendo difficoltosi gli spostamenti degli acquirenti e mettendo a rischio la sicurezza.
C’è, inoltre, chi in barba alle regole igieniche basilari e alla decenza «non utilizza i bagni chimici e fa i propri bisogni» all’aperto, a ridosso dei furgoni dei colleghi. «La situazione sta diventando incandescente – constata l’assessore alla vigilia della pausa estiva anche per i lavoro amministrativo – e io vorrei evitare che qualcuno si faccia giustizia da sé».
«Questo – afferma Roberta Bordin, presidente dell’Apeca, l’associazione che riunisce gli ambulanti brianzoli – dovrebbe essere il primo passo verso la riqualificazione dei mercati. Stiamo lottando insieme affinché le regole siano rispettate da tutti: dovremo normare anche la vendita di abiti usati che rovina la qualità» dell’offerta nei mercati.
Il confronto dovrebbe proseguire dopo la pausa agostana con l’esame delle osservazioni al testo presentate dalle organizzazioni di categoria.