Hanno cantato per il loro maestro un’ultima volta. In settimana, mercoledì, in chiesa parrocchiale a Triuggio si sono svolti i funerali di Mario Villa, storico direttore del Coro Sant’Ambrogio. I suoi coristi hanno animato la funzione religiosa che è stata concelebrata dal parroco don Maurilio Mazzoleni e dai suoi predecessori, don Ambrogio Pigliafreddi e don Stanislao Brivio con don Vittorio Comi e il diacono Domenico Villa. Una messa molto partecipata, in tanti hanno voluto rendere omaggio a un uomo che negli anni (fondò l’attuale coro nel 1984 ndr) ha saputo trasmettere a decine e decine di triuggesi la sua passione per la musica.
«Se il coro oggi è una realtà viva lo dobbiamo a lui – hanno detto i suoi coristi – È stato il nostro pilastro, ci ha sempre invogliato, sostenuto». Villa ha diretto il gruppo sino al 2013 quando ha passato il testimone alla figlia Alessandra. Il suo amore per Mozart, Bach e Haendel era contagioso, tanto che anche il figlio Alfredo è diventato corista del Sant’Ambrogio.
Ex rappresentante nato e cresciuto in paese, classe 1939, si è spento nella giornata di lunedì. Autodidatta nel grande mondo della musica, chi ha qualche anno in più lo ricorda pianista nelle sale da ballo degli Anni Sessanta. I più piccoli invece, che hanno frequentato le scuole materne di Triuggio e Montesiro, lo conoscono come quel signore gentile coi capelli bianchi che li accompagnava con le sue note musicali nei saggi di Natale o di fine anno scolastico. In passato aveva diretto anche il coro di Montesiro. Un musicista a 360 gradi dunque, capace di arrangiare brani per il suo coro così come per la banda del paese.
«Era un uomo aperto, spiritoso, con la battuta sempre pronta – ha detto Piero Lissoni, attuale presidente del Coro Sant’Ambrogio – Molto appassionato. Quando entravamo in una chiesa ricordo che andava sempre in cerca dell’organo».
E in chiese importanti aveva avuto l’onore e l’onere di dirigere i suoi coristi. La Basilica di San Pietro a Roma, la Basilica Inferiore di Assisi ma anche Siena, Ravenna e Loreto. Emozioni grandissime che restano nel cuore così come la messa, animata dal Coro Sant’Ambrogio, trasmessa su RaiUno nel marzo del 1992.