Una chiave perduta, un archivio inaccessibile e vibranti proteste degli avvocati, alcuni giunti da molto lontano. Tutto è accaduto venerdì mattina al “archivio voluminosi” della Cancelleria civile del tribunale di Monza, nella sede di via Vittorio Emanuele. La porta chiusa a più mandate non si può aprire: la chiave (una sola? possibile?) non si trova più. Sparita. Nel frattempo comincia la consueta processione degli avvocati a caccia di documenti per redigere memorie o da portare in udienza. Ma lì non si può entrare. Dopo una chiamata all’ufficio economato del Comune, sul posto arriva un tecnico per vedere il da farsi. La serratura è da sostituire ma al momento non si può fare. C’è un iter da seguire, entra in campo la burocrazia. E il clima si surriscalda. Qualche avvocato arrivato da lontano, lontanissimo, comincia a spazientirsi. C’è chi si propone per andare in ferramenta a comprare una serratura nuova, naturalmente a sue spese. Niet, “nisba”, nada. Arriva mezzogiorno.
Tribunale, la chiave non si trova Cambiare serratura, che problema
Una chiave perduta, un archivio inaccessibile e vibranti proteste degli avvocati, alcuni giunti da molto lontano. Tutto è accaduto venerdì mattina al “archivio voluminosi” della Cancelleria civile del tribunale di Monza, nella sede di via Vittorio Emanuele.