Anche il Tribunale di Monza e la Procura soffrono del grande “male” della giustizia: la carenza di personale sia togato che amministrativo. Questo il dato emerso durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno giudiziario che si è svolta a Milano in Corte d’Appello sabato 27 gennaio e alla quale hanno partecipato anche i vertici del Tribunale di Monza, tra i più grandi d’Italia come bacino d’utenza e pratiche espletate. Il presidente della corte d’Appello di Milano, Giuseppe Ondei, nel Giorno della memoria, ha subito parlato della Shoah come “un periodo storico in cui la dignità umana è stata calpestata, in cui il diritto e la giustizia sono stati ignorati”.
Tribunale e Procura di Monza, i dati emersi all’inaugurazione dell’anno giudiziario
Poi il ricordo di Emilio Alessandrini, magistrato ucciso a Milano 45 anni fa dall’organizzazione terroristica di sinistra Prima Linea. Ondei ha poi parlato dei problemi della giustizia del suo territorio: degrado delle carceri, aumento dei furti e delle rapine, reati dei minori e la mancanza di alternative agli istituti di pena. “La giustizia come ogni altro servizio pubblico ha bisogno di essere amministrata e finanziata per fronteggiare esigenze ordinarie e straordinarie”.
Proprio il finanziamento della Giustizia con i fondi del Pnrr sono stati al centro del discorso del procuratore generale di Milano Francesca Nanni che si rivolge alla politica, sferzandola: “Ritengo di poter seriamente dubitare della reale intenzione riformatrice di chiunque non metta al primo posto la non adeguatezza degli organici del distretto giudiziario”.
Tribunale e Procura di Monza: scoperto del 20% di magistrati e +10% di procedimenti definiti
Scorrendo le tabelle delle piante organiche delle toghe in servizio nelle procure, da Busto Arsizio, a Monza, passando per Lodi, Milano e le altre città, c’è sempre il segno meno. A Monza lo scoperto di magistrati è di 20% e di giudici onorari del 22%, mentre intorno al 32 per cento di carenza per il personale amministrativo, il tutto a fronte di un + 10 per cento di procedimenti definiti.
Per quanto riguarda l’andamento della criminalità per tutto il territorio della Corte d’Appello, si registra un forte aumento di illeciti ambientali e in materia di rifiuti, spesso reati spia del crimine organizzato, così come il traffico di stupefacenti, anch’esso in crescita. Per i dati su Monza la relazione della presidente Maria Gabriella Mariconda parla di oltre 6700 procedimenti civili definiti per la maggior parte (oltre 6 mila) da magistrati togati e solo il 9.8 per cento degli onorari, nel penale 4452 procedimenti definiti di cui 3230 da togati e il resto da onorari.