Un trentenne di Monza è indagato per violenza sessuale aggravata, lesioni personali aggravate e stalking nei confronti di una 40enne di Cantù che sarebbe affetta da un deficit psichico. L’uomo, dopo che a febbraio dello scorso anno aveva intrapreso una relazione sentimentale con la donna, – secondo quanto documentato dalla polizia locale canturina alla quale la presunta vittima ha presentato querela – si sarebbe dimostrato nei suoi confronti violento e persecutorio non risparmiando neppure i suoi familiari e amici.
Violenze fisiche e sessuali, ingiurie, pedinamenti, telefonate e messaggi minatori: gli agenti canturini dopo la presentazione della querela, a novembre del 2018, hanno avviato le indagini raccogliendo certificati medici, sorvegliando l’abitazione della donna e dotando il suo telefono cellulare di una apposita applicazione per registrare le telefonate in arrivo e gli screenshot dei messaggi ingiuriosi.
Dalle indagini, concluse nelle scorse settimane e trasmesse alla Procura di Monza (il 20 marzo è stato sottoposto a interrogatorio da parte della Autorità giudiziaria), sarebbe emerso un quadro di pressione psicologica costante che le avrebbe indebolito la capacità di autodeterminazione della donna fino a farle consumare rapporti sessuali non consenzienti.