Le brutte notizie per i pendolari non finiscono mai. E oltre al danno, arriva anche l’ennesima beffa: l’annunciato taglio ai trasferimento di Regione Lombardia è arrivato, con immediate conseguenze sulle tariffe di tutto il trasporto pubblico locale. Dal primo febbraio entreranno in vigore i nuovi prezzi di biglietti e abbonamenti, i quali hanno subito un aumento massimo del 4%, come stabilisce la delibera del 9 gennaio scorso. Per tutto il territorio regionale l’impatto della riduzione dei trasferimenti è pari a 50 milioni (scongiurando, invece, la paventata diminuzione di 155 milioni), la metà interessa Trenord.
La società che ha in gestione il trasporto ferroviario ha pubblicato il nuovo tariffario. Dal prossimo mese i pendolari si troveranno a mettere mano al portafogli aggiungendo da pochi centesimi (per i ticket ordinari) fino a diverse decine di euro (per gli abbonamenti annuali). Da Arcore (fascia chilometrica 16-20 km), ad esempio, verso Milano il biglietto di seconda classe passerà da 2,40 a 2,50 euro; 1,5 euro in più per il carnet multicorsa, passato da 33 a 34,50. E ancora, il settimanale, sempre di seconda classe, da 13 sale di mezzo euro, il mensile da 45 a 46,50, l’annuale da 430 a 447. Da Carnate (o Seregno, che rientra nella stessa fascia chilometrica 26 km) il biglietto di corsa semplice sale da 2,80 a 290; il carnet da 38 a 39,50 euro; l’abbonamento settimanale passa da 14,50 euro a 15,50; il mensile da 51 a 53 euro.