In tre mesi, da dicembre a febbraio, Trenord, l’azienda di trasporto ferroviario pubblico lombardo, «ha recuperato il 10% di puntualità», passando dal 72 all’82% dei treni che hanno un ritardo di massimo 5 minuti: lo ha annunciato l’ad dell’azienda Cinzia Farisè. L’obiettivo dell’82% è lo stesso perseguito per il 2015 dal piano puntualità, presentato tre settimane fa da Farisè e dal presidente della Regione Roberto Maroni. L’amministratore delegato ha illustrato gli ultimi risultati dell’azienda alla commissione Territorio del Consiglio regionale della Lombardia. Sulla soppressione di treni, il dato fornito dall’ad è un passaggio dal 4,6% del 21 dicembre scorso allo 0,7% della giornata di ieri, 18 febbraio. «È un segnale tiepido», ha detto Farisè, «non ancora in linea con le aspettative dei clienti e con la percezione del servizio», anche se «comincia a serpeggiare un po’ di positività in azienda». Di questi primi tre mesi alla guida di Trenord, Farisè ha affermato di aver dovuto fare «cento giorni di analisi e azioni», in quanto al suo arrivo «lo stato di salute del servizio era fortemente degradato». «Ho trovato montagne di problemi, non uno o due», ha aggiunto l’ad, ribadendo che nel medio termine la missione per l’azienda è la crescita perché «di fatto oggi siamo una onlus o poco più’» mentre si vorrebbe «partecipare a gare nazionali e internazionali»
Trenord, parola dell’ad Farisè: «La puntualità dei treni è migliorata»
L’indice di puntualità dei treni di Trenord è migliorato negli ultimi tre mesi di 10 punti percentuali, passando dal 72% del 19 novembre 2014 all’82% attuale: l’obiettivo è di portarlo entro tre anni al 90%. Lo ha confermato il nuovo ad di Trenord Cinzia Farisè.