Che il servizio sia migliorato lo testimoniano sia i dati, sia l’amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri. Tagli, riduzioni di servizio e soppressione di alcune tratte hanno portato gli aspetti desiderati per i vertici di piazzale Cadorna: «Anche nei primi tre mesi dell’anno il nuovo orario ha dato i risultati attesi, continuando a restituire al sistema ferroviario affidabilità e regolarità: la puntualità è attestata abbondantemente sopra l’82%; le soppressioni si sono ridotte di oltre due terzi, dal 5% all’1,7% attuali. Ora lavoriamo per dare ulteriore stabilità a un servizio che ogni giorno muove oltre 800mila passeggeri». È questo in sintesi il report che, a tre mesi dall’entrata in vigore dell’orario invernale, l’amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri, ha dato ai componenti della V Commissione del Consiglio Regionale “Territorio e Infrastrutture”.
A certificarlo sono arrivati anche i dati relativi ai bonus scattati sugli abbonamenti di aprile 2019 e relativi ai disservizi patiti dai pendolari a gennaio 2019: a non aver rispettato lo standard richiesto dal contratto di servizio, per quanto riguarda la Brianza, sono state le corse della Chiasso-Como-Monza-Milano (S11), della Seregno Carnate (ma qui ai pendolar privi dei treni fermi da dicembre 2018 Trenord ha comunicato di aver dato il bonus “in via straordinaria senza affidare alcun calcolo dell’indice di affidabilità”) e della Lecco-Carnate-MIlano.
«Il miglioramento si rileva a livello globale – oggi la puntualità è dell’82%, cioè 7 punti percentuali in più di quella precedente il “cambio orario”, e le soppressioni giornaliere sono meno di 40, quando prima erano 120 – e in particolare su alcune linee – ha continuato Piuri in commissione -. È il caso di importanti dorsali di collegamento su Milano – la S9 Saronno-Seregno-Albairate, dove la puntualità è passata dal 68 all’86%; la Milano-Cremona-Mantova, dal 70 all’87%; la Milano-Pavia-Stradella dal 59 all’80%, la S13 Milano Bovisa-Pavia dall’81all’89%; la S8 Milano-Carnate-Lecco dal 63 al 77% – ma pure di linee locali”. Anche la linea Brescia-Cremona ha registrato un recupero di puntualità dal 65% all’89%. “La ferrovia è un sistema fortemente interconnesso – ha ricordato l’ad Piuri – e il miglioramento delle performance di una linea ha ricadute positive sull’intero sistema».
«Ora dobbiamo sfruttare la massima efficienza degli equipaggi e la maggiore disponibilità di mezzi per dare stabilità al sistema. I convogli che abbiamo ricevuto da Trenitalia ci hanno permesso di avere treni di riserva in snodi strategici e di adeguare la flotta su linee in precedenza penalizzate dalla vetustà dei convogli: sulla S8 da febbraio circolano convogli a 7 carrozze con oltre 970 posti a sedere; sulla Milano-Mortara da aprile il 50% delle corse sarà effettuato da treni Vivalto a 6 carrozze, al posto delle ‘piano ribassato’ che hanno più di 40 anni».
La situazione – ha spiegato Piuri – guadagnerà ulteriore respiro grazie ai 35 convogli di Trenitalia che giungeranno da giugno 2019 e ai 161 nuovi treni acquistati da Fnm e Regione Lombardia in arrivo dalla seconda metà del 2020. Le performance di circolazione trarranno beneficio anche dai lavori all’infrastruttura programmati dai gestori Rfi e FerrovieNord. Piuri ha commentato: «Sono interventi necessari per un sistema che oggi in diversi punti sfiora la saturazione; sul lungo periodo porteranno notevole beneficio».
L’impegno dell’azienda è concentrato su situazioni che, pur registrando lievi miglioramenti, restano problematiche come la linea S11 Milano-Como-Chiasso, salita dal 60 al 66%, sul cui andamento incidono significativamente i lavori infrastrutturali a Chiasso, il materiale rotabile vetusto, un’infrastruttura molto trafficata al limite della capacità. «La via è quella giusta – ha commentato Piuri – ma la strada è ancora lunga. Ci aspettano nuove sfide: penso, in particolare, al potenziamento del servizio ferroviario che dovremo mettere in atto sull’aeroporto di Malpensa, in vista della chiusura per tre mesi dello scalo di Linate».