Scarsa comunicazione sui treni, i pendolari bacchettano Trenord e chiedono un aiuto a Regione Lombardia. Lo hanno fatto nella mattinata di lunedì 15 aprile i comitati pendolari e i rappresentanti dei viaggiatori con una lettera inviata all’assessore Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi e ai consiglieri regionali in cui, spiegano, «torniamo a chiedere risposte sulla scadente comunicazione sui treni da parte di Trenord e Rfi».
«Preso atto che Regione ha chiesto a Trenord risposte mai giunte nemmeno dopo sollecito, riproponiamo le medesime questioni. Il contratto di servizio stabilisce l’obbligo dell’informazione a bordo treno. Purtroppo rileviamo che tale obbligo sovente non viene ottemperato in quanto i viaggiatori spesso si ritrovano bloccati sui treni senza conoscere il motivo del fermo. Sappiamo che esiste un sistema automatico che gestisce le informazioni, ma non ci risulta esserci un controllo».
Da qui i pendolari lanciano una serie di domande al Pirellone: «La Sala operativa gestisce dinamicamente le informazioni? I tablet in possesso dei capotreno permettono di ricevere le informazioni sullo stato del treno in tempo reale? Il personale di bordo è formato per l’uso di questi dispositivi?».
Inoltre, «preso atto che tale dispositivo satellitare sulla Rete Regionale e sui treni finanziati dalla Regione (FN) è sempre inattivo, vorremmo conoscere se vi è un interessamento da parte dell’impresa di Trasporto a renderlo pienamente operativo. Queste problematiche sono sempre più ricorrenti su tutto il territorio della Lombardia. Inoltre le informazioni, quando e se fornite a terra, non sempre sono comprensibili a bordo ed il personale mobile troppo spesso non passa fisicamente ad informare. Sono state ripetutamente segnalate a Rfi e Trenord per anni e in tutti gli incontri di quadrante: gli stessi hanno preso atto del problema e avevano garantito una task force».
Il problema è noto, quanto annoso, quanto mai risolto: la scarsa informazione dei viaggiatori che hanno poche, vaghe e spesso contradditorie informazioni a bordo dei convogli in occasioni di ritardi, cancellazioni o guasti. «Non vediamo nessun miglioramento.Precisiamo che i pendolari usano le pagine dei comitati per capire lo stato reale dei treni: l’unico strumento certo attuale».