Prima di tutto frequenza fissa, così che anche senza conoscere l’orario preciso si sa che passa a quel minuto una, due, tre o quattro volte ogni ora. E poi un orario il più possibile ripetitivo nelle cadenze. Quindi tempi simmetrici per garantire le coincidenze e quindi aumento dei tempi di percorrenza per non accumulare ritardi. Sono questi alcuni dei capisaldo del nuovo piano di bacino del trasporto pubblico, approvato dall’Agenzia dei trasporti.
Hanno votato il documento, che diventerà operativo dal 2020, i rappresentanti delle Città di Pavia, Milano, Lodi, Monza, della Città metropolitana di Milano e delle Province di Lodi, Pavia, Monza e Brianza come assemblea dei soci.
Il nuovo programma prevede l’introduzione di cambiamenti in termini di corse, frequenze, itinerari e tariffe. “Per poter attuare una vera rivoluzione del trasporto locale il programma prevede, infatti, anche l’introduzione di un nuovo sistema tariffario basato sull’ integrazione, ovvero la possibilità di utilizzare qualsiasi mezzo pubblico- bus, treno, metropolitana,tram – con un unico biglietto” scrive la Provincia di Monza che rilancia l’appello di un centinaio di sindaci della Città metropolitana e del pavese che nei giorni scorsi hanno chiesto la riforma della tariffazione alla Regione. “Questo nuovo sistema tariffario oltre a contenere interessanti agevolazioni, faciliterà i pendolari portando a risparmiare sul costo degli abbonamenti mensili e annuali, rispetto a quello degli attuali titoli cumulativi e dovrebbe anche produrre un aumento dell’utenza a discapito del mezzo privato” e la Brianza, attraverso la Provincia, si candida ad avviare la sperimentazione in pochi mesi.
«La Brianza è già pronta a fare partire entro la primavera la sperimentazione per introdurre la tariffazione unica: per questo il presidente Roberto Invernizzi ha chiesto ai sindaci della Brianza di unirsi alla richiesta fatta dai sindaci metropolitani a Regione Lombardia e Comune di Milano di riaprire il dibattito sulla “Tariffa Unica integrata per il trasporto pubblico metropolitano di Milano e del nuovo Sistema organizzativo dei trasporti”».
Il nuovo programma di bacino parla di frequenza fissa (“per ottimizzare i transiti/ora, la massima attesa tra un transito e l’altro per regolarizzare i passaggi e migliorare la distribuzione dell’utenza sulle corse”) con servizi divisi in linee primarie (15 – 30 minuti), linee secondarie (30 -60 minuti) e terziarie (60 minuti). Un altro elemento fondamentale sarà il cadenzamento (“orario il più possibile ripetitivo per facilitare la memorizzazione dell’orario da parte dell’utente e permettere di costruire l’itinerario di viaggio in base alle esigenze” così come la simmetria (“individuazione dei nodi di orario dove consentire la corrispondenza in andata e in ritorno a distanza costante”).
Infine l’interscambio come “garanzia di coincidenza programmata per permettere interscambio sistematico tra le diverse linee automobilistiche e con altri vettori (come le linee S) e ridurre tempi di viaggio” e l’aumento dei tempi oggi previsti ma non garantibili dai servizi.
Per l’assessore alla viabilità di Monza, importanti ricadute sono previste anche per il territorio del capoluogo. «Potenziamento dei servizi festivi e serali, abbattimento dei tempi di attesa e orari mnemonici, collegamento con la futura fermata metropolitana di Monza Bettola, offerta di trasporto adeguata il più possibile rispetto alla domanda e molto altro» ha scritto Federico Arena rilanciando a sua volta l’esigenza della tariffazione unica.