I comitati dei pendolari della tranvia Milano-Limbiate scrivono al ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini per chiedere informazioni riguardo l’iter che porterà all’indizione della gara d’appalto per la riqualificazione della tranvia. Mauro Anzani, dell’associazione Utenti del Trasporto Pubblico (UTP), Michele Reggiani e Jacopo Stocco, del Gruppo Facebook “Salviamo il tram della Comasina”, martedì 13 febbraio hanno messo nero su bianco le richieste indirizzate al ministro Salvini ricordando che la tranvia è stata chiusa il 30 settembre 2022.
Tranvia Milano-Limbiate, i comitati pendolari scrivono al ministro Salvini: «Già in ritardo sul cronoprogramma»
«Siamo già in ritardo di un anno rispetto al cronoprogramma ipotizzato a fine 2022» sottolineano all’esponente di governo. Nella lettera i referenti dei comitato, che intendono anche così smuovere le acque sulla questione, chiedono certezze sui finanziamenti.
Tranvia Milano-Limbiate, i comitati pendolari scrivono al ministro Salvini: il testo della lettera
“Le scriviamo per avere informazioni riguardo all’iter che porterà all’indizione della gara d’appalto per la riqualificazione della tranvia Milano-Limbiate – si legge nella lettera – ci risulta che nel mese di dicembre 2023 sia stato approntato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) il Decreto Ministeriale per il finanziamento aggiuntivo di 88 milioni necessario per l’indizione della gara d’appalto. Sembrava quindi che già a gennaio il Comune di Milano, tramite Metropolitana Milanese (MM), potesse procedere in tal senso. Siamo a febbraio, ma nulla è accaduto. Ci è stato detto che tutto sarebbe pronto ma il Decreto Ministeriale di cui sopra non sarebbe ancora stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (anche noi non l’abbiamo trovato). Mancando questo atto con il relativo impegno contabile, non si potrebbe procedere“.
Tranvia Milano-Limbiate, i comitati pendolari scrivono al ministro Salvini: le richieste
Da qui le richieste al ministro. “Le chiediamo quindi se il Decreto Ministeriale sia stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e, in tal caso, gli estremi della pubblicazione“, “se siano stati formalizzati gli impegni contabili per l’erogazione della somma” e “quando, a seguito dell’espletamento degli atti citati, sarà possibile per la stazione appaltante indire la gara d’appalto“.
I portavoce dei comitati tornano dunque sulla vicenda contattando direttamente il ministro delle infrastrutture e dei trasporti visto che sul finire dello scorso anno, era ottobre 2023, proprio Salvini aveva deciso di stanziare 88 milioni di euro per la riapertura della tratta. I soldi – aveva rimarcato in una nota il sottosegretario di stato alla presidenza del consiglio, Alessandro Morelli – “chiudono i ritardi e le polemiche riguardanti la fondamentale infrastruttura di questa parte della Brianza”. I comitati dei pendolari ora chiedono lumi.