Tra scavi clandestini e opere trafugate e vendute online: 88 denunce dei carabinieri Tpc di Monza

Le operazioni più significative del 2024 del Nucleo tutela beni culturali di Monza: ritrovati e sequestrati oltre 5mila beni e reperti
MONZA riconsegna da parte carabinieri Tpc a Musei Civici del dipinto rubato nel 1974
MONZA riconsegna da parte carabinieri Tpc a Musei Civici del dipinto rubato nel 1974 – foto Fabrizio Radaelli Fabrizio Radaelli

“Scavo clandestino”, esportazione illecita o contraffazione di opere d’arte, danno al paesaggio. E poi i classici: furto e ricettazione. Sono state 88 nel 2024 le persone denunciate in stato di libertà dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Monza. Sottoposti a sequestro 2131 beni antiquariali, archivistici e librari, oltre a 2722 beni archeologici e 376 reperti paleontologici.

La protezione del patrimonio culturale della Regione viene assicurata “anche e soprattutto” con controlli preventivi: 6 i sopralluoghi effettuati per l’accertamento dello stato di sicurezza di musei, biblioteche e archivi, 45 in aree archeologiche, 135 su aree tutelate da vincoli di tipo paesaggistico e monumentale e ben 222 accertamenti amministrativi, due ogni tre giorni, in attività antiquariali e commerciali di settore. Senza dimenticare la sorveglianza del commercio on-line con la verifica dei siti web di case d’asta e gallerie d’arte e di siti di e-commerce monitorando gli scambi diretti, sempre più frequenti, fra privati. Oltre 2.000, nel corso dell’anno, i beni culturali sottoposti ad accertamento fotografico comparandoli con la banca dati “Leonardo” dei beni culturali illecitamente sottratti più antica e vasta del mondo.

Carabinieri Tpc di Monza, ritrovati e sequestrati oltre 5mila beni e reperti

Le preziose attività svolte dal personale specializzato dell’Arma hanno visto la stretta collaborazione con gli altri reparti dell’Arma territoriale, con i funzionari delle Soprintendenze, le Diocesi, con gli Archivi e le Fondazioni degli artisti. Non è mancata inoltre la prevenzione, per contribuire alla tutela del patrimonio culturale, attraverso lo sviluppo di una maggiore consapevolezza del valore dell’arte: il Nucleo TPC di Monza ha tenuto 24 incontri con gli studenti delle scuole superiori lombarde che lo hanno richiesto. Con la medesima finalità è proseguita anche la collaborazione con università del territorio (Statale, Cattolica e Bocconi a Milano, Statale a Bergamo e Pavia) dove vengono tenuti seminari sulla tutela del patrimonio culturale agli studenti di corsi di laurea e master in materie di settore.

I militari Tpc Monza sono inoltre intervenuti nel corso di numerosi eventi pubblici e convegni su temi specifici con l’esposizione di reperti archeologici frutto di
operazioni di recupero
a Milano MuseoCity, con la mostra dal titolo “Extra Moenia. Egitto, Etruria, Magna Grecia. Reperti Archeologici da raccolte private milanesi”. E poi a Bookcity Milano al convegno “Gli archivi nelle sommosse e nelle guerre. Dall’età napoleonica all’era della cyber war” e ancora, “Glacial Archeology – buone pratiche, problemi e opportunità” sugli effetti del riscaldamento globale e del conseguente arretramento dei ghiacciai che provoca sempre più frequentemente l’emersione di reperti bellici ed archeologici. Il Nucleo è anche coinvolto nel progetto finanziato dall’Unione Europea “Strengthening the institutional capacities in dealing with cultural heritage and environmental crimes” per rafforzare gli strumenti istituzionali dello Stato della Macedonia del Nord al fine di proteggere il loro patrimonio culturale.

Il torello di Veio

Carabinieri Tpc, la restituzione a Monza del dipinto a olio raffigurante il colosseo

Tra i recuperi di beni culturali c’è da segnalare ovviamente la restituzione alla Pinacoteca Musei Civici di Monza di un dipinto a olio del XVII secolo raffigurante il Colosseo scomparso dall’estate del 1974 quando era custodito nella Pinacoteca Civica della Villa Reale di Monza: è stato individuato in vendita all’incanto sul sito di una casa d’aste milanese a 8.000 euro. E ancora, la restituzione al Museo Nazionale Romano del “torello di Veio”, statuetta votiva etrusca che negli anni ’20 del secolo scorso, dopo un prestito all’Istituto Superiore delle Industrie Artistiche (I.S.I.A.) all’epoca con sede nella Villa Reale di Monza, era stata sottratta da ignoti e restituita in forma anonima, insieme a una lettera, ai Musei Civici di Monza.

Carabinieri Tpc Monza, la lettera di Radetzky al Comando di Bergamo e il “torello di Veio”

Restituiti poi all’ambasciatore del Perù cinque reperti archeologici oggetto di esportazione illecita dal Paese sudamericano, individuati in vendita presso una casa d’aste bresciana, una lettera datata 19 marzo 1848 a firma del feldmaresciallo Johann Josef Radetzky, Governatore militare della Lombardia, e diretta al Comando militare di piazza di Bergamo all’Archivio di Stato di Bergamo, alla Biblioteca Trivulziana del Comune di Milano di un testo del 1629 delle nozze tra Carlo Barbiano di
Belgioioso (1608-1656) e Francesca Malombra (1614-1641), contratte senza il consenso di chi aveva la tutela legale della giovane, ricorrendo all’artificio della dichiarazione della formula matrimoniale di fronte a ignari testimoni, “matrimonio a sorpresa”, documento è stato individuato in vendita on line sul mercato antiquario.

La restituzione di un testo raro del 1682 “Universale Theatro Farmaceutico” dell’autore Antonio De Sgobbis, farmacista veneziano, al Nobile Collegio Chimico Farmaceutico di Roma da cui era stato sottratto nel 1985, individuato nel mercato antiquario milanese dove risultava in vendita all’asta, volume stampato alla Stamperia Baglioni di Venezia scelta da Galileo Galilei per la sua Difesa contro le accuse di Baldassare Capra e il Sidereus Nuncius. Infine la restituzione allo Stato, attraverso la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento di numerosi reperti di natura archeologica all’epoca conservati presso la Torre di Pandolfo di Capodiferro e trafugati dalle truffe di occupazione tedesche ritrovati grazie a controlli delle piattaforme di e‐commerce e dei siti specializzati nella vendita di opere d’arte.

L'autore

Classe 1971, faccio il giornalista dal secolo scorso, da fresco universitario. Sempre fedele al Cittadino, sono stato prima collaboratore locale, poi, da assunto, praticante e infine professionista, dal 2008. Le mie passioni? La cronaca nera e le storie (belle) delle persone. Ma anche lo sport, il rosso (Ferrari e Ducati), il verde dei campi da calcio e l’arancione di quelli da tennis (e del pallone da basket). E poi le serie tv, i libri di Simenon e una pedalata al parco, di Monza naturalmente.