Tra Paderno e Calusco: il ponte San Michele sull’Adda di nuovo aperto alle auto

Il ponte di Paderno d’Adda è di nuovo aperto al traffico delle auto. La cerimonia alla presenza delle istituzioni è stata venerdì, con un mese di anticipo sul cronoprogramma. La circolazione ferroviaria riprenderà nella seconda metà del 2020.
APERTURA DEL PONTE SAN MICHELE DI PADERNO D'ADDA, 8 NOVEMBRE 2019 - foto La Provincia di Lecco
APERTURA DEL PONTE SAN MICHELE DI PADERNO D’ADDA, 8 NOVEMBRE 2019 – foto La Provincia di Lecco Sandro Menegazzo

Il ponte di Paderno d’Adda è di nuovo aperto al traffico delle auto. Dopo la riapertura pedonale del marzo scorso, la ricucitura tra le due sponde dell’Adda prosegue con ritorno da venerdì 9 novembre al passaggio del traffico veicolare sul ponte San Michele tra Paderno d’Adda (Lc) e Calusco d’Adda (Bg). Con un mese di anticipo rispetto al cronoprogramma. La circolazione ferroviaria riprenderà nella seconda metà del 2020.

«Per Regione Lombardia è un giorno importante – ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi, intervenendo alla cerimonia ufficiale di riapertura – tenendo conto che il territorio ha sofferto molto per la chiusura di questa infrastruttura».

«Abbiamo trovato una sponda importante in Rfi – ha aggiunto – mentre un grazie va a chi ha lavorato per permettere di riaprire prima delle date ipotizzate. Dopo la riapertura pedonale, oggi siamo qui con un mese di anticipo per la riapertura al traffico veicolare, mentre Rfi ci ha confermato la riattivazione della linea ferroviaria a settembre 2020, con due mesi di anticipo rispetto al cronoprogramma».

Presenti alla cerimonia il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli; l’amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile; i sindaci di Paderno d’Adda e Calusco d’Adda, amministratori locali e parlamentari del territorio. C’era anche il senatore Adriano Galliani.

L’impegno di Regione sul territorio. «Regione Lombardia si era attivata da subito – ha proseguito Terzi – sia con incentivi economici per le imprese locali sia con i servizi sostitutivi attivati in collaborazione con i sindaci del territorio. Il bus riservato agli studenti rimarrà fino alla riapertura del traffico ferroviario, poi aggiungeremo treni con fermata a Paderno e faremo in modo di coordinarli dal 15 dicembre con il servizio navetta che dovrà comunque sottostare al traffico alternato».

«Solo per quanto riguarda i costi dei servizi sostitutivi – ha ricordato Terzi – sono stati spesi 1 milione e 800 mila euro in un anno, in parte finanziati direttamente da Regione Lombardia e in parte dallo Stato. Per esempio le navette circolari tra le stazioni ferroviarie e il San Michele sono state utilizzate mensilmente, per ogni lato del ponte, da parte di 10/11mila persone. Abbiamo inoltre lavorato per trovare una soluzione che consentisse di reperire altre navette in grado di attraversare il ponte, considerati i limiti di transito: questa è una nuova opportunità che mettiamo a disposizione per alleviare i disagi dei pendolari che, lo ricordo, non terminano oggi ma saranno superati solo con la riapertura al transito ferroviario».

L’ipotesi di un progetto alternativo a questo ponte resta sul tavolo. «Rfi – ha ricordato Terzi – sta predisponendo delle ipotesi in ordine alle quali dovremo dare indicazioni. Il grido di aiuto di questi territori in conseguenza della chiusura del ponte è importante, occorre pensare a una alternativa. Il ponte San Michele è stato rimesso in salute con questi interventi, ma non si può pensare sia infinito in termini di durata».

«Un caso difficile da gestire, in tanti hanno lavorato in maniera egregia – ha detto in conclusione l’assessore regionale – ma l’impegno ci sarà anche in futuro anche per quanto riguarda le alternative a questo ponte che necessariamente dovremo mettere in cantiere. Questo è uno di quei casi in cui abbiamo dimostrato che lavorare in squadra paga».

Per quanto riguarda la ferrovia, Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi, si è sbilanciato: «Non voglio dare certezze – ha detto – ma impegno tutti affinchè il ponte, per quanto riguarda il servizio ferroviario, possa rientrare in funzione alla riapertura del prossimo anno scolastico, con due mesi di anticipo. Impresa e collaboratori mi hanno detto che ce la possono fare, l’obiettivo giustifica ogni sforzo».