Delusi. Amareggiati. Arrabbiati. Sono gli studenti del quinto anno delle scuole superiori che rischiano di non veder riconosciuto il merito di aver superato, lo scorso anno, quindi quando ancora erano in quarta, le prove per il test di medicina online Cisia (Tolc).
Sono oltre 4.000 in tutt’Italia che lo hanno superato e tra loro ci sono molti ragazzi di Monza e Brianza che frequentano licei scientifici cittadini, alcuni così certi delle loro scelte che sono all’ultimo anno dell’indirizzo di curvatura biomedica.
Test per medicina in quarta, il no del Tar: il comitato “ex quartini”
«Appena è arrivata la notizia della sentenza del Tar del Lazio che ha annullato il decreto ministeriale con cui sono stati istituiti i Tolc – racconta Riccardo S., uno dei ragazzi che fa parte di un gruppo denominato “ex quartini” che frequenta l’Hensemberger – l’amarezza ha preso il sopravvento. Molti di noi avevano deciso di sostenere le prove, proprio in quarta, per poter dedicare tutto il tempo necessario allo studio e alla preparazione del test, senza rischiare di sovrapporsi con l’esame di Stato. Non è stato semplice prepararsi, tutti ci siamo impegnati molto, viste anche le difficoltà che ben conosciamo per poter entrare a medicina. Ora tutto sembra vano. Con me altri stanno condividendo questa enorme delusione anche perché, se come sarà confermato, sembra che i prossimi test saranno o alla fine di maggio o alla fine di luglio e, per chi è in clima maturità l’idea di avere anche questo test da preparare crea grandi difficoltà».
Test per medicina in quarta, il no del Tar: chiesta all’unisono la convalida dei punteggi
Riccardo, come molti altri ragazzi della Brianza studenti all’Hensemberger al Banfi di Vimercate, fino a Concorezzo, ha deciso di unirsi al comitato nazionale “Ex-Quartini” che si è formato per chiedere all’unisono: la convalida dei punteggi conseguiti nei test effettuati nel corso dell’anno 2023, rapportati al percentile di collocamento nella graduatoria dello scorso anno, l’ammissione prioritaria, almeno per i 4000 che hanno conseguito un punteggio utile, con precedenza assoluta della scelta di sede sulla totalità dei posti disponibili per il 2024.
«Il Comitato esprime la speranza che queste richieste vengano prese in seria considerazione per garantire giustizia e rispetto per il diritto degli studenti coinvolti– scrivono in un comunicato – È ingiusto che, a causa delle istanze giudiziarie di coloro che non sono riusciti ad acquisire un punteggio sufficiente per l’inserimento in graduatoria, si decida di cambiare le carte in tavola, a danno di chi con impegno e sacrificio ha superato un concorso secondo le norme di legge».