Teatro e disabilità, tutte le novità del festival Lì sei vero: dalla Patagonia al primo spettacolo per attori affetti da demenza

Presentata la nona ediizione del festival nazionale di teatro sociale e disabilità Lì sei vero, in arrivo al Binario 7 con tante novità.
Teatro e disabilità a Monza, Lì Sei Vero - foto archivio
Teatro e disabilità a Monza, Lì Sei Vero – foto archivio

Nella Smorfia napoletana il numero 9 – come le edizioni del festival nazionale di teatro sociale e disabilità Lì sei vero, sul palco del Binario 7 dal 20 al 28 maggio – corrisponde alla prole, e nell’interpretazione dei sogni la prole rappresenta la rinascita e l’auspicio di superare ogni ostacolo.

Teatro e disabilità, tutte le novità del festival Lì sei vero: la compagnia dalla Patagonia

E di ostacoli gli organizzatori del festival ne hanno superati parecchi, riuscendo ogni anno ad arricchire la kermesse di novità. Quella più clamorosa arriva «dalla fine del mondo», come ha raccontato il direttore artistico del festival, Enrico Roveris, durante la presentazione della rassegna che si è svolta nel palazzo comunale il 12 maggio. La compagnia Teatro Joven, in arrivo nei prossimi giorni dalla Patagonia, presenterà fuori concorso il proprio spettacolo. «Un ponte che non pensavamo possibile ma si sa, il Veliero è l’università dell’impossibile», ha aggiunto Roveris.

Teatro e disabilità, tutte le novità del festival Lì sei vero: i progetti made in Monza e Brianza

Spazio quest’anno a tanti progetti nati e cresciuti tra Monza e la Brianza. Come lo spettacolo di danza integrata promosso dalla rete TikiTaka che sarà in scena il 20 maggio alle 21.15 o il progetto Sballiamo dell’associazione Silvia Tremolada (il 22 maggio alle 21.15), entrambi in cartellone fuori concorso.

Un’altra novità di questa nona edizione è la collaborazione con la Consulta del volontariato di Seregno che il 24 maggio propone lo spettacolo sensoriale “Io credo nelle favole”.

«Da anni collaboriamo con la Consulta di Seregno e siamo felici di salire sul palco del festival Lì sei vero – ha spiegato Silvana Oliva, presidente dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Monza e Brianza – È necessario parlare di disabilità sensoriale facendo provare cosa si prova a non vedere, ma parlandone in modo differente, attraverso uno spettacolo teatrale capace di appassionare e coinvolgere anche senza l’uso della vista».

Teatro e disabilità, tutte le novità del festival Lì sei vero: il primo spettacolo in Italia degli attori del Paese ritrovato

Altrettanto innovativa sarà la messa in scena di “Telenovela”, il 25 maggio alle 10.45, il primo spettacolo in Italia realizzato da attori che sono pazienti affetti da demenza, ospiti del Paese ritrovato. Un’iniziativa promossa da Paola Perfetti con Marco Fumagalli, coordinatore del progetto per la cooperativa La Meridiana.

Teatro e disabilità, tutte le novità del festival Lì sei vero: la nuova canzone di Valeria Rossi

Tra gli ospiti della presentazione, e membro della giuria tecnica, c’era anche Valeria Rossi, già autrice del brano “Come un veliero”, che presenterà in questa edizione di Lì sei vero un nuovo testo dal titolo “In una notte neracon il gruppo Supereroi del Veliero, il 25 maggio alle 18. In scena per la prima volta all’interno del festival anche i ragazzi di Casa L’iride di Monza con la compagnia Geniattori, che presentano lo spettacolo dal titolo “Ricordo di un’estate”, il 22 maggio alle 21.30.

Teatro e disabilità, tutte le novità del festival Lì sei vero: compagnie e premi

Sei le compagnie teatrali in concorso: dalla Lombardia alla Sicilia, dalle Marche all’Emilia Romagna. La proclamazione avverrà il 25 maggio, alle 15. Quest’anno il premio Valentina sarà assegnato non solo alla migliore attrice ma anche al miglior attore della rassegna, come ha annunciato Annamaria Aliprandi, mamma di Valentina: «Era doveroso assegnare il giusto riconoscimento anche al talento maschile».
Il programma completo del festival è disponibile sul sito liseivero.it.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.