Strappano la borsa a una ottantenne e fanno acquisti per 4.000 euro con le carte: un limbiatese tra i due arrestati

Il colpo ai danni dell'anziana nel parcheggio di un centro commerciale di Cremona: indagini della Squadra Mobile

Arrivati in macchina da Limbiate, sostituita la targa con una clonata e posteggiato in un centro commerciale di Cremona, avrebbero pedinato e quindi aggredito e derubato una ottantenne nel parcheggio dell’esercizio, mentre era intenta a riporre la merce acquistata nel bagagliaio dell’auto, strappandole la borsa e “provocandole lesioni” e uno stato di choc. Uno spavento tale da non essere in grado di chiedere aiuto per ore e da essere soccorsa solo dopo che i familiari, non vedendola rientrare, hanno dato l’allarme alle forze dell’ordine. Come nulla fosse, i due presunti responsabili, un 46enne limbiatese e un 22enne piemontese, nelle ore successive al colpo si sarebbero recati in diversi negozi tra Lodi e Monza, dove avrebbero effettuato numerosi pagamenti con le carte di credito appena rubate, per un totale di circa 4000 euro, acquistando capi di abbigliamento e gioielleria.

Furto con strappo a una anziana, le indagini della Squadra Mobile

Un atto efferato, quello accaduto lo scorso 13 dicembre, che ha fatto scattare immediatamente le indagini da parte della Squadra Mobile di Cremona: i poliziotti in alcune settimane sono arrivati a identificare i due presunti autori, già noti alle forze dell’ordine, tra i quali il brianzolo, colpiti da due ordinanze di custodia cautelare in carcere per i reati di furto con strappo, lesioni aggravate e utilizzo indebito di carte di credito emesse dal Giudice per le Indagini preliminari di Cremona, su richiesta del Pubblico Ministero titolare dell’indagine.

Furto con strappo a una anziana, il limbiatese in carcere

Nei giorni scorsi, insieme alle Squadra Mobili di Monza ed Alessandria, gli investigatori della Mobile di Cremona hanno avviato le ricerche dei due uomini, rintracciati nella notte a Tortona e a Limbiate. All’interno del telefono cellulare di uno degli indagati – dicono gli investigatori – sarebbe stato trovato un video, effettuato mentre i due tornavano da Cremona, “contenente ulteriori elementi inequivocabili a sostegno di quanto acquisito nell’ambito dell’indagine“.  I due sono stati tradotti presso le case circondariali provinciali, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.