La biglietteria della stazione ferroviaria di Desio potrebbe essere ridimensionata e in seguito chiusa. Sarebbe questo il piano di Trenord, secondo i sindacati, che nei giorni scorsi hanno avuto un incontro con i vertici dell’azienda dei trasporti.
«In base a quanto ci risulta – spiega Sara Tripodi segretaria della Filt Cgil Monza e Brianza – la biglietteria di Arcore chiuderà, mentre quella di Desio verrà ridimensionata, ovvero resterà aperta solo al mattino. Temiamo che questo sia solo uno step, che porterà alla chiusura definitiva, a cui noi siamo contrari. C’è bisogno di un punto di riferimento fisico, reale, per i cittadini».
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I pendolari sono preoccupati. «Sarebbe l’ennesimo segno dell’inadeguatezza e del totale disinteresse per clienti e territori da parte di Trenord – dice Beatrice Pozzi, che tutti i giorni prende il treno per raggiungere Milano – Sparirebbe un servizio importante per una stazione così frequentata e una città così popolosa come Desio. Verrebbe meno anche la funzione di presidio che svolge. Abbandonare luoghi lascia sempre un possibile spazio al degrado».
Nei giorni scorsi il sindaco Roberto Corti ha scritto a Trenord per chiedere di non chiudere la biglietteria e non ridimensionare la stazione di Desio. E i partiti hanno preso posizione.
«Se la chiusura fosse confermata, sarebbe un fatto gravissimo – commenta Angelo Paola segretario del Pd – Ci attiveremo subito coinvolgendo i cittadini e le associazioni in una mobilitazione, ad esempio con una raccolta di firme e tutto quello che la situazione della pandemia ci permette di fare».
Sul caso, il consigliere regionale della Lega Alessandro Corbetta ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale. «Riteniamo che le biglietterie vadano mantenute non solo a Desio, ma in tutte le stazioni perché si tratta di un servizio importante per gli utenti e di un presidio che aumenta la percezione di sicurezza» commenta la sezione desiana della Lega.
Pd e Lega hanno polemizzato sulle dichiarazioni della leghista Martina Cambiaghi, che ha parlato di “inutili allarmismi” da parte del sindaco Corti: «Fare la battaglia a difesa delle biglietterie è fine a se stessa. La scelta di chiuderle, sostituendole con punti vendita automatici o comprando il biglietto online, ha senso solo se si trovano delle alternative per tenere vive le stazioni ed evitare che possano diventare luogo di degrado» ha affermato la Cambiaghi.
«Da una parte l’ex assessore leghista Cambiaghi, dall’altra la Lega di Desio. Chi ha ragione?», commenta il Pd.
«La linea adottata dalla sezione cittadina, in piena sintonia con il nostro consigliere regionale, è assolutamente coerente e conforme alle criticità che si sono ipotizzate. Qualsiasi altra azione sarebbe affrettata o controproducente. Ci spiace constatare che ancora una volta il Pd, anziché cercare di collaborare per il bene di tutti i cittadini, cerchi di strumentalizzare la situazione e scada nell’insulto personale» replicano i leghisti.