Solaro: irruzione in chiesa a capodanno, ragazzini identificati e convocati con le famiglie

Convocati in comando per una lezione su rispetto e educazione civica: i ragazzini che avevano fatto irruzione in chiesa a Solaro hanno tra 11 e 14 anni.
Solaro
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Alla fine la Polizia Locale di Solaro li ha rintracciati e li ha convocati in comando per una lezione sul rispetto e l’educazione civica. È l’epilogo della vicenda di domenica 31 dicembre, quando alcuni ragazzini avevano disturbato la messa delle 18 con urla ed esplodendo alcuni petardi davanti alla chiesa. Un episodio che aveva attirato parecchia attenzione a Solaro e che era stato raccontato anche da il Cittadino. Gli agenti li hanno identificati e convocati insieme alle rispettive famiglie: si tratta di giovanissimi, tra i 14 e 11 anni, residenti in paese, e sono state spiegate loro le conseguenze del loro gesto.

Solaro: irruzione in chiesa a capodanno, il commento della sindaca

«Non vogliamo sottovalutare alcun episodio, non lo abbiamo mai fatto, ma riteniamo, come amministrazione comunale, che la vicenda sia stata in parte ingigantita e in parte strumentalizzata per convenienza politica – spiega la sindaca Nilde MorettiAlcuni di noi erano presenti in chiesa quella sera e conoscono bene come sono andate le cose. È stato un episodio deplorevole, fastidioso, sicuramente sintomo di un disagio, ma si tratta di un problema educativo e cercare di trasformarlo in altro, per mera opportunità, di certo non è l’insegnamento che vogliamo dare ai nostri giovani».

Di fatto si è trattato di una ragazzata, anche se poi bisogna saperne distinguere i confini. La prima cittadina si sofferma infatti sul ruolo e sull’intervento degli agenti: «La lezione di educazione civica che la Polizia Locale ha tenuto a questi giovani sono sicura che servirà ad aiutarli a comprendere il significato del loro gesto, un gesto che ha indubitabilmente disturbato tante persone, presenti o non in quel momento. Credo che sia giusto che porgano le loro scuse al parroco ed all’intera comunità e poi dimostrino con i fatti di aver capito l’errore commesso».