Fino al 30 novembre, rispetto al medesimo periodo del 2016, sulle strade italiane si contano 30 vittime in più (+1,9%): 1.578. Un dato che ha indotto Anas, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in collaborazione con la Polizia di Stato a lanciare la campagna sulla sicurezza stradale “Sulla strada c’è sempre un #buonmotivo per essere responsabili”. Soprattutto nei confronti degli utenti più deboli, pedoni e ciclisti.
Monza Brianza – Il dato di Monza Brianza nel 2016 dice otto pedoni morti sulle strade, un terzo del totale (23), per la gran parte (5) oltre i 65 anni di età. Sono una piccolissima fetta dei 428 decessi registrati in Lombardia e proiettano la provincia al quinto posto dopo Milano, Bergamo, Brescia e Mantova. Sempre restando ai pedoni, sono invece stati 3.721 i feriti su 45.069 in tutta la regione. In questo caso MB occupa il quarto posto dopo Milano, Bergamo e Brescia. La fascia più colpita è ancora quella degli over 65, con 104 feriti (1.201 in tutta la regione), seguita da quella tra i 30 e i 54 anni con 72 (1.248), quella tra i 55 e i 64 anni con 50 (511), tra gli 1 e i 13 anni con 36 (358), tra i 18 e i 29 anni (30;588), e infine tra i 14 e i 17 anni con 13 feriti (239).
Curiosità: tra tutti i feriti sotto i 18 anni, quindi non ancora al volante, prevalgono i maschi, 187, rispetto alle femmine, 114. Sempre in Brianza, tra i veicoli coinvolti nei sinistri, le biciclette (457) rappresentano l’8,74% del totale.
La campagna – Il cantante Francesco Gabbani veste i panni di un ciclista per lo spot trasmesso fino al 3 gennaio 2018 su tv, radio, web e sui canali social.
Il vincitore di Sanremo ricorda che “sulla strada non siamo mai da soli”. Previsto anche un contest rivolto prevalentemente a musicisti, cantanti e band emergenti. Inoltre, tramite i social network e il sito dedicato, gli utenti della strada possono raccontare il proprio #buonmotivo per essere responsabili con frasi o foto.
«Fondamentale è l’impegno per diffondere la cultura di una corretta mobilità stradale – ha spiegato il direttore del Servizio polizia stradale Giuseppe Bisogno – perché la prevenzione è anche comprensione del rischio derivante da comportamenti irresponsabili soprattutto in questo momento, in cui i conducenti vogliono essere sempre ‘connessi’, anche quando sono alla guida».
«Le nostre decisioni e le nostre disattenzioni possono mettere in pericolo la salute di tutti, soprattutto quella dei soggetti più vulnerabili: è questo il buon motivo per ricordare che non siamo mai soli sulla strada», ha detto il ministro Graziano Delrio.
«Siamo in prima linea sul fronte della sicurezza stradale – ha concluso il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani – con il grande progetto di manutenzione avviato nel 2015 per mettere in sicurezza e potenziare il patrimonio esistente lungo tutto il territorio nazionale».