Seveso, risarcimenti diossina Il comitato continua a battersi

La Cassazione aveva bocciato le richieste di risarcimento per i danni provocati dalla diossina, confermando una sentenza sfavorevole della Corte d’appello. Ma il Comitato 5D di Seveso non si arrende e scrive in Svizzera.
Una manifestazione dopo l’incidente all’Icmesa di Seveso
Una manifestazione dopo l’incidente all’Icmesa di Seveso <?EM-dummyText Crediti?>

La Cassazione aveva bocciato le richieste di risarcimento, confermando una sentenza sfavorevole della Corte d’appello (leggi qui). Ma il combattivo leader del Comitato 5D di Seveso, in “Difesa diritti danneggiati dalla diossina”, non intende certo arrendersi.

Gaetano Carro ha deciso di proseguire la sua lotta giudiziaria per ottenere un risarcimento dal gruppo Givaudan a favore degli abitanti di Seveso danneggiati dall’incidente all’Icmesa del 1976. Revocato l’incarico all’avvocato, il 6 agosto ha scritto una lettera alla multinazionale svizzera chiedendo di rivedere la posizione che, a suo parere, sconfessa il verbale di intesa transattiva con il Comune di Seveso del 1983, che all’articolo 5 prevedeva che la Givaudan “proseguirà le operazioni di risarcimento dei danni a terzi”.

Poiché i danni della diossina sono ampiamente documentati, ragiona il comitato 5D, i cittadini di Seveso, ma anche quelli dei comuni limitrofi colpiti dal disastro del 1976, hanno diritto al risarcimento. La vicenda coinvolge oltre trecento cittadini.