Sette treni cancellati sulla linea S9: pendolari in difficoltà martedì mattina

Problemi e ritardi per i pendolari di Trenord della linea S9: tra le 8.21 e le 10.08 sono stati cancellati sette treni.
La stazione ferroviaria di Lissone
La stazione ferroviaria di Lissone Attilio Pozzi

Ancora una mattinata di problemi e ritardi per i pendolari di Trenord della linea S9. Martedì 5 dicembre in poco più di un’ora e mezza, tra le 8.21 e le 10.08 sono stati cancellati sette treni sui diciassette complessivi che avrebbero dovuto regolarmente transitare anche dalle stazioni della Brianza in direzione Milano: quasi uno su tre.

Treni cancellati sulla linea S9: lavori straordinari lungo la tratta

Il copione ormai è noto. I pendolari hanno ricevuto comunicazione delle corse cancellate direttamente sull’app di Trenord e dai pannelli nelle stazioni di partenza, ma nessuna informazione riguardo eventuali mezzi sostitutivi. All’origine del disservizio pare ci siano stati lavori di manutenzione straordinaria lungo la tratta ferroviaria. I più fortunati, chi è riuscito a prendere i treni prima delle 8.20, sono riusciti ad arrivare a destinazione (quasi in tempo), per gli altri si sono aggiunti almeno quaranta minuti in più di viaggio, su tragitti spesso che non superano i venti minuti.

Treni cancellati sulla linea S9: «Molti pendolari sono rimasti a terra a Lissone»

«Sappiamo che a Lissone molti pendolari sono rimasti a terra perché non c’erano mezzi – raccontano i pendolari esasperati – Poi però leggiamo sui giornali che Regione Lombardia ha deciso di rinnovare l’appalto del trasporto ferroviario a Trenord per altri dieci anni, senza nemmeno fare una gara, premiando così un disservizio che è sotto gli occhi di tutti».

Chi si è visto cancellare il treno previsto non ha potuto fare altro che armarsi di (tanta) pazienza e attendere il mezzo successivo. Peccato però che anche i treni confermati si sono presentati con alcuni minuti di ritardo.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.