Rfi conferma: “Il raddoppio dei binari sulla linea Carnate-Bergamo porta all’interruzione temporanea della tratta”

La risposta di Rfi alla lettera dei pendolari conferma l'interruzione della corsa dei treni a Ponte San Pietro.
Stazione di Seveso
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La risposta è arrivata, anche se i contenuti non sono certo quelli sperati. Poche settimane fa, vi avevamo dato conto della lettera aperta inviata da un gruppo di pendolari a Rete Ferroviaria Italiana in merito ai lavori che interesseranno presto la linea Milano-Carnate-Bergamo per la realizzazione del secondo binario. Lavori che porteranno, per i prossimi anni, alla soppressione dell’ultima tratta di questa linea già martoriata da continui ritardi e disagi. Infatti, da febbraio prossimo, con l’inizio dei lavori, i treni si fermeranno a Ponte San Pietro e tutti i pendolari brianzoli e non che dovranno raggiungere Bergamo dovranno farlo con autobus sostitutivi.

Rfi conferma e i dubbi dei pendolari

Un programma al momento tutt’altro che preciso. Non a caso, proprio il comitato dei pendolari aveva preso carta e penna chiedendo spiegazioni a RFI precisando, tra le altre cose: “Viviamo in una zona di traffico intenso, che è già recentemente peggiorato, perché da settembre molti lavoratori non possono più arrivare oltre l’orario di inizio e si spostano con mezzi privati e alcuni genitori accompagnano i figli a scuola in auto, perché i ragazzi sono più stressati per i ritardi che per lo studio. Gli interventi propedeutici, oltreché i continui guasti, stanno già causando moltissimi disagi, soprattutto dall’inizio della scuola…”.

Rfi conferma i lavori da febbraio 2024

Ebbene, la società che gestisce la rete ferroviaria nazionale ha risposto così: “Il progetto di raddoppio del binario si sviluppa in stretto affiancamento all’esistente rilevato ferroviario nell’ambito di un territorio fortemente urbanizzato. L’interasse tra i binari è di 4 metri e non è possibile, per motivi di sicurezza, eseguire la costruzione del nuovo binario mantenendo in esercizio quello adiacente” si legge nella lettera.
“Il servizio offerto sulla tratta – si legge ancora nella replica della società ai pendolari -, in accordo con quanto previsto dall’accordo quadro sottoscritto da RFI e Regione Lombardia prevederà i seguenti servizi: una relazione semioraria (frequenza di 30 minuti) Milano Porta Garibaldi-Monza-Bergamo (S18) e una relazione oraria (frequenza di 60 minuti) Lecco-Bergamo (R7)”.
Una risposta tutt’altro che esaustiva e che non fuga i legittimi dubbi di tutti i lavoratori e gli studenti che ogni giorno prendono quel treno da e per Bergamo. Quanti autobus sostitutivi ci saranno? E la flotta che sarà predisposta sarà in grado di garantire la puntualità al lavoro e al suono della campanella considerando che che dovrà percorrere oltre 15 chilometri in mezzo al traffico stradale negli orari di punta? Domande che, con tutta probabilità, troveranno una risposta concreta solo quando i lavori avranno inizio. Intanto, fra ritardi e cancellazioni di treni i disagi su quella linea continuano e i pendolari non hanno alcuna intenzione di interrompere la loro battaglia. Anzi.