È terminata a Lecco, dove era riparato sperando probabilmente di fare perdere almeno nell’immediatezza le sue tracce e di non essere quindi costretto a saldare il suo conto aperto con la giustizia, la breve latitanza, protrattasi per meno di una settimana, di un uomo residente a Seveso, colpito da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Como. L’interessato, un italiano, risultava da settimane assente dalla sua abitazione sul territorio locale, circostanza che ha spinto l’autorità giudiziaria a classificare come fittizio l’indirizzo, e rintracciarlo per i Carabinieri è stata impresa tutt’altro che semplice. Alla fine, i militari dell’Arma lo hanno sorpreso e catturato in riva al lago, nell’appartamento occupato abitualmente dalla madre. Il sevesino è considerato il responsabile di una rapina, commessa a Cantù, nel Comasco, il 16 dicembre di 7 anni fa, ma il già citato ordine di carcerazione risaliva ad appena qualche giorno prima dell’arresto, in coda all’iter giudiziario che l’episodio ha inevitabilmente originato. Il reato costerà ora molto caro all’uomo: la condanna che gli è stata inflitta dal tribunale di Como e che dovrà scontare dietro le sbarre ammonta infatti a ben 3 anni, un mese e venticinque giorni.
Sette anni fa la rapina: sevesino rintracciato al lago, va in carcere
È terminata a Lecco la breve latitanza, protrattasi per meno di una settimana, di un uomo residente a Seveso: è stato rintracciato sul lago, andrà in carcere per una rapina di sette anni fa.