Metropolitana milanese spa comunica che, a seguito dell’accordo intervenuto con Acmar S.c.p.A. (che ha assorbito i “rami di azienda” degli altri componenti della Associazione Temporanea di Imprese che si trovavano in difficoltà), ripartono i lavori per la realizzazione delle opere riguardanti il prolungamento della Linea 1 della metropolitana Sesto San Giovanni – Monza Bettola. Martedì MM spa, nel corso della riunione al Comune di Milano alla presenza di tutti gli enti finanziatori dell’opera ( Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, Comune di Sesto San Giovanni e Comune di Monza), ha riferito in merito all’accordo sottoscritto con l’Appaltatore che rimuove la completa sospensione dei lavori.
Già dal 22 settembre scorso l’appaltatore, peraltro, ha già avviato le attività propedeutiche per consentire al più presto la ripresa delle attività a pieno regime che si registrerà entro la metà del corrente mese. Non saranno certamente contenti dalle parti del Comitato San Fruttuoso di Monza, che giusto poco più di un mese fa aveva tuonato contro la situazione di incertezza sorta attorno al prolungamento della rossa in Brianza. “Domenica primo settembre scatta l’aumento delle tariffe Atm che colpirà in modo particolare e rilevante gli abbonati e quindi, specificatamente, i pendolari – avevano scritto dal comitato -. Risulta difficile comprendere per quale ragione sia stato varato questo ritocco in tempi di crisi, specie perché Atm vanta da anni bilanci in attivo ed ha chiuso il consolidato 2012 con un utile di quasi 4 milioni e mezzo.
Questo utile va all’incasso del Comune di Milano, unico azionista della società. Mentre Atm aumenta le tariffe, Milano riceve dallo Stato finanziamenti per la M4, la quinta linea di metropolitana dentro la città. E’ invece in difficoltà economiche e in ritardo il prolungamento della M1 a Bettola, una estensione che tra l’altro rappresenta una doppia beffa per Monza: arriva all’estrema periferia sud
del capoluogo brianzolo, quindi non risolverà alcun problema di trasporto urbano. Inoltre, non risulta né progettato né finanziato uno solo dei 4.500 posti auto che la Regione stima indispensabili per chi vorrà utilizzare la linea, quindi si prevede un inferno sul piano del traffico e della sosta selvaggia”.