Sesso telefonico, messaggi hard e video ad alto tasso erotico: a finire nei guai è un quarantenne di Seveso che, secondo la Pubblica Accusa, avrebbe intrattenuto rapporti hot con una bambina di 11 anni residente nel Cilento, in provincia di Salerno. Una vicenda sgradevolissima sulla quale il tribunale di Salerno sta cercando di fare chiarezza. La linea a luci rosse ha unito idealmente le province di Salerno e Monza Brianza per qualche tempo facendo da tramite tra l’imputato, che sta rispondendo di violenza sessuale e pornografia minorile, e la ragazzina, poco più che bambina.
I due non si sarebbero mai incontrati, ma la linea telefonica sarebbe stata piuttosto bollente. Sarebbero, infatti, diversi i file audio e video intercorsi tra i due, estremamente compromettenti per l’adulto. In tribunale a Salerno della vicenda si sta occupando il Gip Emiliana Ascoli. L’imputato, difeso dall’avvocato del Foro di Monza Paolo Confalonieri, era stato arrestato, finendo in carcere a Monza, e ha poi ottenuto gli arresti domiciliari.
I fatti, stando alla ricostruzione della Procura di Salerno, sono avvenuti tra il 28 febbraio 2017 e il 14 marzo dello stesso anno: l’imputato avrebbe “attraverso conversazioni telefoniche nonchè mediante conversazioni telematiche effettuate attraverso WhatsApp, non attraverso l’invio di audio e video messaggi associati al suo nickname, compito atti sessuali con la minore, consistiti nel masturbarsi, nell’inviarle messaggi anche audio in cui descriveva nel dettaglio e simulava il contenuto di rapporti sessuali, così inducendo la ragazzina a denudarsi, a toccarsi gli organi genitali nonchè a registrare e a inviargli video e foto delle proprie parti intime, oltre a messaggi vocali dal contenuto erotico”.