Svolta positiva nel lungo confronto tra l’amministrazione comunale di Seregno ed il 1913 Seregno calcio, inerente gli impianti sportivi che la società utilizza per la sua attività. Dopo le tensioni delle ultime settimane, seguite alla presentazione da parte della dirigenza azzurra di un progetto per la riqualificazione del centro sportivo Seregnello di via Platone, con la richiesta però che sia il Comune di Seregno, suo proprietario, a farsi carico della spesa di 800mila euro necessaria, senza più la disponibilità ad un intervento diretto e ad una successiva gestione, dimostrata invece in precedenza, venerdì 15 febbraio, nel tardo pomeriggio, le parti sono tornate a dialogare in un faccia a faccia a palazzo Landriani-Caponaghi di piazza Libertà, che è servito a riportare un po’ di serenità.
Da quel che è emerso, il sindaco Alberto Rossi ha aperto ad una sostituzione rapida della caldaia dello stadio Ferruccio, non più efficiente, e alla verifica di un possibile inserimento anche del centro sportivo Seregnello nel novero del maxi intervento che RetiPiù, attraverso un project financing, concretizzerà per l’ammodernamento degli impianti di pubblica illuminazione sul territorio, in modo da superare due delle difficoltà più stringenti con cui la quotidianità deve fare i conti.
Con una tempistica più dilatata, finalizzata all’inizio dell’annata 2020-’21, ed approfittando del previsto sblocco dell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, potrebbe essere poi proprio l’amministrazione a provvedere al rifacimento in sintetico di uno dei due terreni di gioco dello stesso Seregnello, per una spesa di circa 350mila euro.
«Il sindaco – ha commentato al termine Matteo Fraschini, amministratore delegato del 1913 Seregno calcio – ci è sembrato comprendere che una realtà come la nostra, che non ha proprietà di sorta mobiliari ed immobiliari, non è in grado di chiedere un finanziamento per affrontare investimenti così onerosi. Questo presuppone che dovremmo esporci il presidente Carmine Castella ed io, con tutti i rischi del caso per noi, ma anche per lo stesso Comune di Seregno. Cosa ne sarebbe infatti della gestione della struttura e della società, se un domani, per qualsiasi motivo, noi decidessimo di disimpegnarci prima che il rimborso del mutuo fosse completato? Credo che per tutti sarebbe più conveniente se fosse il Comune a mettere mano alla riqualificazione, concordando con noi un contratto di affitto sul lungo periodo».
Soddisfatto è apparso anche Rossi: «Il clima dell’incontro è stato molto buono. Abbiamo preso atto dei reciproci stati dell’arte, analizzando l’opzione che sia il Comune ad intervenire sull’impianto per una sua riqualificazione e che la società sottoscriva quindi un accordo pluriennale, che contempli un esborso per la locazione. Questo perché, ad oggi, il 1913 Seregno calcio avrebbe bisogno non già di una garanzia parziale per ottenere un finanziamento, ma di una totale. Stando così le cose, pensiamo che il rifacimento da parte nostra di un campo e dell’impianto di illuminazione, con o senza RetiPiù, per la stagione 2020-’21 sia un traguardo fattibile».